Dopo i dati sulla caccia al tordo, torniamo ai resoconti di Federcaccia in merito ai risultati del suo Ufficio avifauna migratoria, per parlare, questa volta, delle ricerche sull'allodola. Dal 2010 è in corso lo studio sulla fenologia migratoria e della tendenza della popolazione migrante in Campania a cura dei dottori Sergio Scebba e Michele Soprano, studio che integra quello precedente (1998 – 2007). “I dati – dicono i tecnici Fidc - dimostrano una stabilità dei contingenti in migrazione, e questo è in linea con la situazione demografica della popolazione di allodole nidificanti in Europa orientale, giudicata in condizioni favorevoli, a differenza di quanto accade per la popolazione dell'Europa occidentale giudicata in declino”.
Con un campione di circa 20 mila soggetti inanellati, Fidc è in grado di fornire dati importanti anche sul rapporto sessi, esplicitamente richiesto agli Stati membri dove la specie è cacciabile quale azione da intraprendere nel Piano di gestione internazionale redatto dall'Unione europea. Un dato quindi spendibile in sede europea in collaborazione con la Face, e già utilizzato nella difesa dei calendari venatori di Lazio e Umbria, poiché l'Italia centro – meridionale è interessata dalle popolazioni che nidificano nell'area europea balcanica e in generale orientale.
Anche in questo caso, come per i tordi, i risultati complessivi di 14 anni di lavoro sono stati elaborati in vista di una pubblicazione su una rivista scientifica internazionale riconosciuta.