In merito alla determina della provincia di Venezia che ha deciso di eliminare tre appostamenti di caccia vallivo lagunari dell’Atc 5 VE nella “Canaletta del Cornio”, il Presidente Arci Caccia Veneto Giuliano Ezzelini Storti definisce "ingiusto e ingiustificato" il provvedimento. "Le motivazioni addotte non lo giustificano", dice e "limita la caccia a pochi giorni dall’apertura facendo venir meno la certezza di diritto, che deve essere sempre garantita, verso i cittadini cacciatori che rinnovano la licenza di caccia , anticipatamente, versando ingenti tasse, sulla base di ben altre prerogative”.
“Per questi motivi - scrive il presidente regionale Arci Caccia - chiediamo alla Provincia di Venezia di ripensare la propria scelta e al contempo ci rivolgiamo alla Regione Veneto affinché intervenga, nei limiti delle proprie competenze, per ripristinare gli appostamenti soppressi”.
“Di fronte a mancate risposte e al mantenimento dello status quo - conclude la nota Arcicaccia - ci mettiamo a disposizione dell'ATC 5 VE e della tutela della pratica venatoria per ricorrere tutti assieme, anche con altre associazioni che si rendessero disponibili, nei tribunali amministrativi contro l’atto che penalizza i cacciatori della Canaletta”.