Il Tar dell'Umbria con Ordinanza del 10 settembre, conferma la decisione assunta in via cautelare del 25 agosto scorso, con il quale era stata accolta la domanda di sospensione della caccia in preapertura alla marzaiola (fino alla successiva riunione della camera di consiglio) da parte dell'Associazione Vittime della Caccia. Sfuma così anche la possibilità di cacciare la marzaiola nell'ultima data utile: il 14 settembre. Il calendario umbro ha comunque retto l'attacco anticaccia in due altri punti: le date di chiusura della caccia alla starna e alla lepre, entrambe oggetto del ricorso.
Il Tar, citando l'articolo 18 della legge 157/92, sottolinea quale presupposto indefettibile, per l’autorizzazione alla preapertura la preventiva predisposizione da parte della Regione di “adeguati” piani faunistico venatori. "La suddetta disposizione normativa statale - scrivono i giudici - , in quanto derogatoria dei periodi in cui è autorizzato il prelievo venatorio, riveste carattere eccezionale e di stretta interpretazione, in quanto indubbiamente idonea ad incidere sul nucleo minimo di salvaguardia della fauna selvatica". La Regione nella sua memoria indica come “irrisoria” l’entità degli abbattimenti preventivati della specie della marzaiola, si da non pregiudicare, nel complesso, l’attività venatoria nel periodo di preapertura; a quanto pare senza portare dati a supporto di questa tesi.
Il Tar infine ritiene, "diversamente da quanto rilevato in sede cautelare monocratica, la sussistenza di fondati dubbi sulla adeguatezza del Piano faunistico venatorio regionale" approvato nel 2009, "non coincidendo tal specifico presupposto con la mera residua efficacia alla data di approvazione (11 giugno 2014) dell’impugnato calendario venatorio per la stagione 2014/2015".
Alla Regione ne prendono atto. "Così come avvenuto nelle giornate di lunedì 1 e domenica 7 settembre – dice l'Assessore regionale Cecchini – anche domenica 14 sarà vietata la caccia alla marzaiola. Dal 21 settembre, apertura della stagione venatoria, si andrà a caccia secondo quanto definito nel calendario approvato dalla Giunta regionale, a conferma della correttezza delle scelte operate". "Viene confermata la validità del calendario regionale e delle scelte che vi sono contenute - evidenzia l'Assessore regionale - : si andrà dunque a caccia secondo le regole e le modalità che la Regione ha definito perseguendo la tutela e la valorizzazione della fauna e dell’ambiente, nel pieno rispetto delle normative in vigore".
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