Il consigliere Alessandro Sala, che, insieme all'Assessore regionale Fava, ha fatto parte della Delegazione lombarda oggi a Bruxelles, fa sapere che "l’incontro si è svolto in un clima positivo di continuità di dialogo durante il quale la CE ha riconosciuto il percorso virtuoso intrapreso da Regione Lombardia negli ultimi anni, che ha permesso di affrontare le problematiche aperte favorendo così la soluzione del contenzioso ancora in corso ".
"La CE - continua la nota di Sala - riconosce il ruolo fondamentale di ISPRA , quale istituto scientifico di ricerca, i cui pareri favorevoli sono ritenuti il presupposto di legittimità delle delibere lombarde ed ha a tal fine richiamato la necessità di rispettarne i contenuti".
La Delegazione ha portato le ragioni del mondo venatorio ritenendo che "sussistano i presupposti per una sostanziale revisione della rigida posizione CE nei confronti delle modalità di caccia tradizionale". In tal senso però ci sarà molto da lavorare. Dall'UE un'ulteriore disponibilità di dialogo, ma poco altro. Stando al resoconto di Sala, è stata nuovamente ribadita la necessità di supportare la richiesta di deroga su basi scientificamente inoppugnabili, soprattutto riguardo alla dimostrazione dell’assenza di soluzioni alternative .
Qualcosa di concreto è stato ottenuto: un nuovo incontro entro l’anno per continuare il dialogo anche alla luce dell’evoluzione del dibattito interno a livello nazionale , con il coinvolgimento di ISPRA. E nel medio termine (ma questo già lo sapevamo) "si apre una prospettiva per la revisione delle direttive Habitat e Uccelli, che potrebbe fare ben sperare in una maggiore flessibilità delle procedure di modifiche delle direttive in questione".
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