Riceviamo e pubblichiamo:
Alla vigilia della nuova stagione venatoria si apre anche una nuova stagione di collaborazione tra le associazioni di settore e le organizzazioni ambientaliste.
È una riforma strutturale, in cui strumenti, mission e l’interpretazione delle politiche di cooperazione per il contrasto delle illegalità a danno della natura e degli animali selvatici, subiscono un radicale cambiamento d’approccio. La cooperazione non è più semplicemente un progetto di sviluppo sostenibile, ma un preciso impegno operativo verso un orizzonte ampio che chiama ad una partecipazione attiva e alla corresponsabilizzazione soggetti che spesso si sono trovati su posizioni diverse: Legambiente, FIdC, Arci Caccia, ANUUMigratoristi e società civile. Il protocollo di lavoro triennale per la promozione della tutela della natura si fonda su quattro pilastri portanti:
· la protezione di specie a rischio di estinzione;
· la conservazione del suolo;
· il racconto di conoscenze e relazioni positive tra storie umane e natura;
· la raccolta e condivisione di dati faunistici al servizio di tutto il Paese.
Operare in modo sostenibile significa creare valore per tutti i portatori di interessi e delle diverse posizioni utilizzando le risorse in modo tale da non compromettere i fabbisogni delle generazioni future. Per questo la nuova alleanza, aperta ai molteplici stakeholder, metterà a fattor comune le esperienze e le professionalità delle diverse associazioni lavorando tutte, assieme alle Istituzioni e alle componenti sociali, per raccogliere la sfida di una nuova cultura ambientale: rimettere al centro dell’azione e dell’informazione le principali minacce alla biodiversità e agli ecosistemi italiani che forniscono beni e servizi essenziali sia dal punto di vista ecologico sia per il sostentamento delle popolazioni locali.
Si tratta di un impegno ineludibile, che riguarda tutte le Istituzioni e le componenti sociali, culturali ed economiche del nostro Paese, anche in termini di coerenza e sicurezza comune. Perché tutti insieme, salvare la natura in Italia, si può.