Fidc Perugia scrive denuncia diversi casi di mancate autorizzazioni dell’Ambito Si 19, malgrado i permessi provinciali regolarmente pagati da mesi. "Gli enti preposti - scrive il presidente provinciale Alessandro Barbino alla Provincia di Siena, all’Atc di Siena 19 e, per conoscenza, alla Regione Umbria - provvedano quanto prima a regolarizzare la posizione dei cacciatori umbri titolari di appostamento fisso in Toscana, in particolar modo nell’Atc Siena 19, che per un incomprensibile caso burocratico sono rimasti esclusi dallo stesso Atc".
Il caso riguarda numerosi cacciatori umbri che, pur essendo titolari di appostamenti fissi in Provincia di Siena ricadenti sul territorio di competenza dell’Atc Siena 19, ed avendo ottemperato a tutti gli obblighi previsti dal disciplinare per il rilascio delle autorizzazioni, si sono visti negare l’ulteriore ambito come richiesto e, peraltro, già posseduto nelle precedenti stagioni venatorie. I cacciatori umbri hanno ottemperato ai propri obblighi già da molti mesi, ma soltanto a ridosso dell’apertura della stagione venatoria sono venuti a conoscenza della mancata concessione dell’ulteriore ambito da parte dell’Atc Si 19, il che – di fatto – rende impossibile la fruizione dell’appostamento fisso regolarmente autorizzato dalla Provincia.
"Una beffa - dice la nota Fidc - , quella che sta maturando ai danni dei cacciatori umbri, che sarebbe degna delle cronache nazionali qualora l’autorizzazione di una Provincia si scontrasse con il diniego da parte di un ente di secondo livello quale è l’Atc, che dalla Provincia strettamente dipende. “Alla luce di quanto sopra – scrive il Presidente provinciale Barbino – Vi invitiamo a valutare quanto evidenziato tenendo in considerazione, come detto, le autorizzazioni già concesse dalla Provincia di Siena, l’inizio della stagione venatoria, l’impossibilità di individuare ed ottenere un altro appostamento nell’Atc di residenza venatoria ed, infine, anche del tempo e delle risorse profuse nella preparazione degli appostamenti stessi”.