Il 30 settembre scorso la Provincia dell'Aquila ha inviato a tutti gli Atc una nota in cui comunica che
non è autorizzato il prelievo della starna negli Atc di Sulmona, Subequano, Roveto-Carseolano. Nella stessa nota si aggiungeva che “non è autorizzato il
prelievo della coturnice su tutto il territorio provinciale dal momento che manca ancora il parere dell'Ispra” e che “non è autorizzato il
prelievo della lepre perché nè la Regione nè l'Ispra hanno dato riscontro alle richieste dell'amministrazione provinciale”. Sulla vicenda intervegono i
consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, segnalando “gravissime inadempienze da parte della Regione Abruzzo e in particolare dell'Ufficio caccia dell'assessorato diretto da Dino Pepe”. Febbo già nei giorni scorsi aveva annunciato ricorso al Tar insieme alle associazioni venatorie sul calendario venatorio.
"Il delegato alla caccia - proseguono i consiglieri -
dovrebbe assumersi tutte le responsabilità per il diniego al prelievo di alcune specie in tutta la provincia dell'Aquila. Si tratta della conferma di quanto denunciamo ormai da due mesi a questa parte, circa la completa inadeguatezza delle decisioni sull'utilizzo delle risorse umane e materiali dell'assessorato finalizzate ad una corretta gestione preliminare e alla redazione dell'atto programmatorio piu' importante rappresentato dal calendario venatorio". Per i consiglieri regionali di Forza Italia la "deriva dilettantistica" dell'ufficio caccia ha generato
danni gravissimi ai cacciatori e rischia di ripercuotersi, per anni a venire, su tutto il mondo venatorio ed agricolo. Aggiungono Febbo e Sospiri: "se non fossero passati solo 100 giorni dall'insediamento della Giunta regionale, chiederemmo le dimissioni dell'assessore Pepe al quale pero' vogliamo chiedere due cose: che faccia le sue scuse ai cacciatori e abruzzesi; proceda ad un'immediata ristrutturazione dell'Ufficio caccia. L'auspicio e' che singoli cacciatori o associazioni venatorie non intraprendano azioni risarcitorie nei confronti della Regione per aver speso fior di euro e di non essere potuti andare a praticare lo sport piu' antico, speriamo".