Un codice etico da rivolgere alle agenzie di viaggi e ai tour operator che propongono la caccia alla beccaccia dentro e fuori il territorio europeo. Lo propone la FANBPO (Federazione delle Associazioni Nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale), per sensibilizzare i cacciatori che accedono alle riserve estere "sulla fragilità dello status della specie e la necessità di un prelievo sostenibile su tutti i terreni del Paleartico Occidentale".
I turisti cacciatori in questo modo si impegnerebbero a non prelevare più di 3 beccacce al giorno; ad evitare la posta alla beccaccia e non importare illegalmente le beccacce prelevate dai paesi dove il divieto di esportazione è in vigore e/o il commercio è vietato. Tutto questo con alcune premesse. Studi recenti confermerebbero infatti che la migrazione della specie può essere condizionata dai repentini cambiamenti climatici, il che significa per la FANBPO che occorre rivedere il concetto che certi flussi migratori restino fedeli agli stessi territori di svernamento. Dall'esperienza della FANBPO emergerebbe che i Balcani e il Mediterraneo sono oggetto di un mix di popolazioni le cui quote di migrazione post nuziale sono ripartite su diversi territori in funzione delle variazioni climatiche del periodo.
La FANBPO ha anche pensato ad un bollino di sostenibilit�(Bec Vert Fanbpo), che testimonia la partecipazione alla raccolta di dati statistici con i protocolli forniti dalla FANBPO (ad es. valori dell’ICA Indice Cinegetico di Abbondanza, campioni di ali per l’Age ratio, ecc.) riconosciuti dagli organismi nazionali e internazionali.