In tutti i Sic e Zps del Piemonte a partire da questa stagione venatoria è vietato l'utilizzo di munizioni a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali acque correnti, laghi, stagni, paludi, acquitrini, torbiere, lanche e golene, nonché nel raggio di 150 metri dalle loro rive più esterne. Lo dice la Federcaccia regionale, in una nota di chiarimento sulla delibera regionale del 29 settembre che ha approvato modifiche alle Misure di conservazione per la tutela dei siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) già disposte con D.G.R. n. 54-7409 del 07/04/2014.
Rispetto alla normativa precedentemente in vigore - spiega la Federcaccia piemontese - è stato soppresso il divieto assoluto di uso di munizionamento al piombo nei Siti con al loro interno Ambienti con acque ferme, paludi, torbiere e acque correnti ma è stato inserito:
1) il divieto, fino al 31 luglio 2015, in tutti i siti Natura 2000, dell'utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide quali acque correnti, laghi, stagni, paludi, acquitrini, torbiere, lanche e golene, nonché nel raggio di 150 metri dalle loro rive più esterne;
2) il divieto dell'utilizzo di munizioni al piombo a partire dal 1° agosto 2015 in tutti i siti Natura 2000;
3) il divieto, per la stagione venatoria 2014/2015, di utilizzo di munizioni al piombo per la caccia di selezione agli ungulati all'interno delle ZPS; in alternativa a tale divieto è fatto obbligo di operare l’evisceramento del capo abbattuto, provvedendo allo smaltimento dei visceri presso una struttura specializzata o, laddove possibile, tramite sotterramento in loco a profondità adeguata.
E' ancora consentito l’utilizzo delle munizioni al piombo per la caccia al cinghiale, per la caccia di selezione agli ungulati (non lasciando su campo i visceri o interrandoli) e per le forme di caccia a pallini esercitate al di fuori degli ambienti di cui sopra.