"Chi ci governa è chiamato a tutelare con serietà e puntualità una specie di straordinario rilievo a livello mondiale come l'orso. L'intera politica di gestione del territorio, così come quella dell'attività venatoria, devono essere in linea con tale esigenza e mostrare un impegno straordinario”. Con queste parole Wwf Abruzzo sembra chiedere ulteriori restrizioni al calendario venatorio per la conservazione dell'orso marsicano. Al contempo l'associazione ambientalista fa sapere di non aver presentato ricorso al Tar riconoscendo “alcuni passi positivi e l'impegno dichiarato dall'assessore Dino Pepe”.
"E' stata - commenta il delegato regionale Luciano Di Tizio - una scelta difficile, attentamente valutata con gli esperti a livello nazionale e locale della nostra associazione e con l'avvocato Michele Pezone, autore dei recenti ricorsi sulla caccia presentati alla giustizia amministrativa, tutti accolti. Alla fine è prevalsa la volonta' di concedere fiducia a un governo regionale e a un assessore eletti da pochi mesi, nella speranza che le promesse vengano seguite in breve da fatti concreti. Chiarisco subito, tuttavia, che non abbiamo firmato una cambiale in bianco: il Wwf continuerà a vigilare e chiede passi concreti per avviare una diversa e migliore gestione venatoria. Le più importanti associazioni dei cacciatori hanno del resto anch'esse firmato col ministero dell'Ambiente un protocollo per la tutela dell'orso, riconoscendo che ci troviamo in una eccezionale situazione di rischio che richiede provvedimenti eccezionali. La prossima mossa spetta all'assessore Pepe: convochi un tavolo per avviare una discussione a tutto campo sulle problematiche che il suo assessorato è chiamato a gestire".