Non si sa per quale motivo
Libero.it abbia deciso di proporre il seguente sondaggio:
"Secondo voi è giusto chiedere la sospensione della caccia?". Sarà per le condizioni di maltempo improvvise e devastanti? (Come se gli alluvionati meglio non avessero da fare che andare a sparare in mezzo al fango)... O forse per gli allarmi pretestuosi a seguito di
incidenti venatori diffusi dagli animalisti della Lav? C'è qualche altro problema che ci sfugge? Non è dato sapere.
Mentre spremiamo le meningi per capire a cosa pensavano i sondaggisti di Libero, ci permettiamo di ricordare che la sospensione della caccia già avviene in particolari condizioni e a protezione di specie per cui si presentano problemi conservativi, anche temporanei. Non specificandolo e lasciando credere che queste tutele non esistano, al solito i giornali fanno il gioco degli animalisti, che invocano sospensioni e divieti "di pancia", senza alcuna motivazione scientificamente dimostrata.
Non c'è quindi da stupirsi se al momento il sondaggio di Libero misuri una maggioranza di cittadini ostili alla caccia. Non avendo strumenti per raccapezzarsi sull'argomento, si annaspa, e al solito, di pancia, di fronte all'idea che qualcuno spari ad un animale, si è portati a scegliere per la vita dello stesso (dimenticando che ognuno di noi, per mangiare o per vestirsi si rende complice della morte di un gran numero di esseri viventi). Nel dubbio sospendiamola. E' Meglio. Poi il conto dei danni all'agricoltura lo presenteremo alla Lav e affini. Lasceremo ai quotidiani il compito di illuminarci su come diavolo fare per limitare il sovrappopolamento di cinghiali, volpi e corvidi che infestano l'Italia.
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