“La Giunta Zaia, grazie all’ennesimo parere negativo dell’Ispra e alla messa in mora europea, dopo anni di delibere che autorizzavano l’uccellagione in decine di impianti sparsi per tutto il Veneto, ha deciso per il no all’apertura”. Lo dice l'ex europarlamentare Andrea Zanoni, in riferimento alla mancata autorizzazione da parte della Regione all'attivazione dei roccoli per la cattura dei richiami vivi, che l'animalista veneto chiama impropriamente “uccellagione”.
Al di là della nota avversione dell'ex europarlamentare per la caccia, in tutte le sue forme, occorre ricordare che la cattura degli uccelli è una pratica diffusa in molti altri paesi europei, e da pochi mesi attivabile anche in Italia con l'applicazione del regime di deroga. La messa in mora dell'Europa, risolta con l'approvazione del decreto 91 nell'agosto 2014, si riferiva all'autorizzazione alle catture tramite semplice atto amministrativo, visto che la Direttiva Uccelli vieta le catture, pur prevedendole in regime di deroga, cosa che concede ora anche la legge 157/92.
Certo il parere Ispra attualmente ha un peso, visto che spetterebbe ad un decreto del consiglio dei Ministri definire ora i metodi di cattura permessi e predisporre le linee guida di applicabilità del decreto. Il tutto entro 6 mesi dalla pubblicazione del decreto, che scadranno a febbraio 2015.