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Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo


mercoledì 29 ottobre 2014
    

Il conte Piero Catturich Ducco ha dedicato tutta la sua vita alle sue passioni: il vino anzitutto, che produce nella sua tenuta a Camignone di Passirano sulle prealpi bresciane (l'etichetta è Conti Ducco) e l'amore per la natura e per la caccia. Questi elementi sono magnificamente intrecciati in un progetto di osservazione degli uccelli, grazie ad un roccolo storico (Brogilus, attivo già nel 1700) che oggi ha una valenza scientifica sia per la produzione vinicola dell'azienda, che per lo studio dei migratori.

Ne parliamo perché siamo venuti a conoscenza di un lavoro meticoloso di raccolta dati con rigore scientifico, e perciò di grande valore, che riguarda questa attività, con tanto di opuscolo patinato che fa il punto dei dati raccolti, con particolare riferimento dal 2011 ad oggi, quando cioè il roccolo è divenuto un presidio scientifico. La prima volta che Piero Catturich Ducco è venuto in contatto con il roccolo era un ragazzo: “era il 1935 – ricorda, Catturich, contattato da noi al telefono -, avevo 10 anni”. L'attività del roccolo, che all'epoca era vera e propria uccellagione, non proibita dalla legge, si interruppe solo per un breve periodo, in corrispondenza con le vicissitudini della guerra. Poi i tempi sono cambiati e il conte ha deciso di utilizzare Brogilus per studiare le rotte ed il passaggio degli uccelli migratori. Attività per altro da lui già avviata in forma rudimentale nel 1943, ripresa con metodo scientifico dal 2008.

Per raggiungere un accurato livello di rilevazione, Piero Catturich ha rinunciato a 9 ettari di vigneti, lasciando spazio a due impianti moderni di osservazione. Lo scopo di questi monitoraggi è lo studio della migrazione autunnale e primaverile nei vigneti della Franciacorta in relazione ai cambiamenti climatici e quelli legati all'habitat agricolo di quella delicata zona, registrando per esempio come e se la fauna selvatica reagisce ai fitofarmaci impiegati nella zon
a.

Grazie ai sette anni di catture e osservazioni, la stazione Brogilus dispone ormai di un'ampia banca dati di oltre 24 mila uccelli appartenenti a 90 specie, con 48 ricatture. Nella sola primavera scorsa (7 marzo – 29 maggio 2014) sono state osservate 43 specie di uccelli per un totale di 1265 esemplari e 85 giornate di osservazione. La cattura con le reti recentemente (2013) è stata sostituita da un altro metodo: l'osservazione degli uccelli avviene per mezzo di un sistema di telecamere ad alta risoluzione collegate ad un impianto di videoregistrazione, appositamente pensato per lo scopo.


Link a pdf con lo studio completo
 
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6 commenti finora...

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

Eh già'..e dato che c'e'vada a farsi una sbevazzata anche sul parco colli euganei,dove onesti viticoltori si vedono distrutti ettari di vigne dai cinghiali proprio in tempo di vendemmia...vediamo come la pensano di bamby..si porti anche Stival..dopo il successone dell'orso non dovrebbe aver difficoltà'..

da Cassador Veneto 06/11/2014 18.43

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

non usano le reti perche le ha sequestrate la forestale.

da niko 30/10/2014 19.17

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

è il nuovo metodo scientifico di inanellamento quello fatto con le telecamere full HD.

da Lorenzo 30/10/2014 14.40

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

secondo voi perche' non usano le reti?..............

da bresciano 30/10/2014 13.02

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

Ce solo da dire Grazie.

da Lorenzo 30/10/2014 9.11

Re:Dalla caccia allo studio dei migratori. Brogilus: Storia di un nobile roccolo

10 100 1000 di questi progetti..

da bottaccio90 29/10/2014 19.45