“Il progetto di legge del Movimento 5 Stelle risulta essere non solo inutile, ma anche pericoloso, in quanto comporterebbe un aumento dei ricorsi. Sono dunque soddisfatto che oggi l’Aula abbia votato in modo convinto il non passaggio agli esame degli articoli". Così Alessandro Sala, consigliere regionale del gruppo consiliare "Maroni Presidente", è intervenuto in merito alla proposta del Movimento 5 Stelle di abrogare la legge relativa al calendario venatorio .
"Va ricordato ai consiglieri del Movimento 5 Stelle - dichiara Sala, che è anche relatore della proposta di legge - che l'attuale ordinamento ad oggi ha consentito di normare la caccia in maniera efficace, permettendo da un lato ai cacciatori di esercitare la propria passione venatoria e dall'altro di mettere in atto tutte le tutele verso la fauna e l’ambiente. Quella avviata dal Movimento 5 Stelle è semplicemente una battaglia anticaccia, volta a negare ai cacciatori il sacrosanto diritto a esercitare una passione che è nella tradizione identitaria della nostra regione”.
"Siamo soddisfatti – spiega anche Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia – per il fallimento del tentativo dei “nuovi Verdi”, ossia il Movimento Cinque Stelle, di ostacolare la caccia cancellando la legge che disciplina il calendario venatorio, al fine di obbligare la Giunta ad approvare ogni anno con delibera, più facilmente impugnabile dalle associazione animaliste, il calendario stesso.”
“Si trattava di un tecnicismo ben studiato, l’ennesimo tentativo per impedire il diritto di esercitare una pratica fortemente radicata nella tradizione popolare. Piaccia o meno infatti la caccia è parte integrante del territorio e, se fatta nel rispetto delle regole e con la giusta misura, costituisce anche un’importante strumento di difesa dell’equilibrio faunistico e ambientale". “Il Consiglio regionale – conclude Rolfi – ha bocciato a larga maggioranza questo maldestro escamotage dei Cinque stelle, confermando la volontà di continuare a garantire al mondo venatorio lombardo regole chiare, precise e certe per garantire la tradizionale attività di caccia, fonte per altro di un indotto economico non indifferente.”