Il gruppo M5S alla Camera, con un post sul blog di Beppe Grillo, rende noto che in Commissione Agricoltura è stata approvata una risoluzione grillina sul tema dei danni all'agricoltura causati dal cinghiale. Ovviamente, vista la natura anticaccia dei Cinque Stelle, viene ritenuta del tutto inutile, se non addirittura dannosa, la gestione venatoria della specie. "Gli unici metodi efficaci per il contenimento di questo fenomeno - si legge nella nota grillina - sono quelli di natura non cruenta (cioè che non prevedono l'abbattimento degli animali), come riportano i documenti elaborati da numerosi enti di ricerca, quali ad esempio l'ISPRA".
"Tutti gli impegni presenti nella nostra risoluzione - continua la nota - sono stati accolti nel testo unitario a dimostrazione del fatto che al M5S più che la "prima firma", interessa ragionare nel merito delle problematiche per poter trovare delle soluzioni che vadano nella direzione del bene comune". Eccole le soluzioni grilline: "una maggiore sinergia con le regioni, le province autonome e l'ISPRA, l'immediato ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica agli agricoltori, lo scorporo del risarcimento dalla quota massima prevista per gli aiuti delle aziende agricole rientranti nel regolamento de minimis, la promozione di bandi per la realizzazione e la manutenzione di strumenti di prevenzione a difesa dei comprensori o delle singole proprietà, nonché per il controllo della fertilità dei suidi, il divieto di ogni ulteriore introduzione per fini venatori di esemplari di cinghiali su tutto il territorio nazionale, l'assunzione di iniziative normative volte ad introdurre una moratoria nei confronti dei debiti che i conduttori dei fondi hanno contratto nei riguardi della PA a seguito del mancato reddito causato dal danneggiamento alle colture e ad assumere opportune iniziative in sede europea al fine di riconoscere gli indennizzi per i danni provocati all'agricoltura dalle specie selvatiche".
"Purtroppo - conclude l'intervento grillino - molti di questi impegni sono stati "annacquati" dall'attuale Governo, con le parole "a valutare l'opportunità di", ma ci auspichiamo comunque che questo esecutivo agisca immediatamente per risolvere queste situazioni che in molte aree del nostro paese sono diventate insostenibili. Noi, da parte nostra, continueremo a vigilare sulla corretta applicazione di questi impegni!". In realtà quindi non cambierà proprio nulla e di certo i grillini dovranno mettersi il cuore in pace: nessuno ai piani alti (agricoltori compresi) pensa di poter fare a meno della caccia per controllare la specie. Finora l'unico argine efficace - e a costo zero - alla proliferazione degli ungulati.