I 15 giorni di stop della caccia e della pesca ordinati dal sindaco di Fumicino, Esterino Montino nelle acque ricadenti all’interno della riserva statale del litorale romano e in tutto il territorio comunale a causa dello sversamento di cherosene nelle acque, è l'oggetto di una nota dell'Arci Caccia di Roma.
Ai fini di una corretta informazione ai cittadini, Arci Caccia chiede di sapere se l’ordinanza è frutto di considerazioni di ordine personale ed istintivo oppure dettata da motivazioni di ordine tecnico e giuridico. "Non si tratta di sminuire l’episodio per il quale si auspica l’immediata ricerca delle responsabilità per attivare il rapido corso della giustizia - scrive Andrea Severi, presidente dell’Arci Caccia di Roma e Provincia - ma di avere la piena consapevolezza che nella penna del sindaco Montino allorché firmava l’ordinanza fosse ben presente il desiderio di dare piena ed efficace tutela della salute degli abitanti del territorio e non di colpire caccia e pesca per ragioni ideologiche e familiari".
"Se fossimo stati nei panni del Sindaco - scrive ancora Severi - a dir la verità avremmo coinvolti cacciatori e pescatori della provincia e del territorio, avremmo consultato enti di ricerca e di monitoraggio, avremmo convocato d’urgenza un tavolo di confronto per assumere, anche con le parti interessate ad un possibile divieto, le decisioni conseguenti . Per fare questa operazione sarebbe bastata una prima ordinanza, in via precauzionale, a firma del sindaco Montino che avesse la durata di due e tre giorni. Si è scelta invece una strada diversa e probabilmente le ragioni vanno ricercate altrove. Nel frattempo le attività private ed economiche del territorio già fortemente provate da insediamenti di industria leggera e pesante ringraziano per il danno conseguente alla sospensione dell'attività venatoria che in quel quadrante rappresenta un consistente indotto. E visto che i "gatti" di Fiumicino, con tutto il rispetto, rappresentano meno consensi di quanto ne possono contare cacciatori ed operatori del settore, per quanto ci riguarda faremo in modo di rinfrescare la loro memoria a tempo debito poiché al salotto buono di famiglia non partecipiamo e tantomeno ci interessa farlo”.