La Confederazione Cacciatori Toscani (CCT), dopo la consultazione con la Commissione Ambiente sulla prossima presentazione della proposta di legge “Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico ambientale regionale”, ritiene inaccettabile il testo presentato per una serie di ragioni. Anzitutto il mancato coordinamento alle normative in materia faunistico-venatorio, ma anche l'esclusione di cacciatori e agricoltori dagli organi di gestione e dagli organismi consultivi. “Agricoltori e cacciatori – dicono dalla CCT - sono componenti sociali investite da altre leggi e disposizioni (anche regionali) di compiti e responsabilità rilevanti nella gestione di ambiente e fauna e, per motivazioni e ragioni diverse, sono i cittadini maggiormente e quotidianamente presenti sul territorio extraurbano in oggetto”.
Di qui l’appello alla Regione a cogliere “l’opportunità di marcare un passaggio di grande significato – politico e culturale oltreché di concreta sostanza – rompendo il muro che riserva alle sole Associazioni ambientaliste ruolo e voce in capitolo nel campo della protezione ambientale e nella definizione delle politiche e delle scelte ad essa rivolte, decidendo di coinvolgere a pieno titolo, finalmente, anche le organizzazioni dei cacciatori e degli agricoltori riconoscendo loro rappresentanza negli organismi e titolarità nei processi di formazione delle decisioni”. Qui il testo integrale della nota consegnata dalla Confederazione dei Cacciatori Toscani.