Il segretario nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi, ieri si è detto felicissimo per la morte di Diego Moltrer, presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, postando un agghiacciante commento su facebook: “infame adesso sai cosa vuol dire morire”.
Moltrer è stato stroncato da un infarto mentre era a caccia, era un cacciatore, e quindi uno da odiare. Da volere addirittura morto, come tutti gli altri cacciatori. Purtroppo un atteggiamento inqualificabile fin troppo diffuso tra le schiere animaliste, che assomigliano sempre di più a movimenti estremisti con cui è impossibile ragionare civilmente, come dimostrano senza ritegno ogni giorno.
Come si può apprendere da una scorsa delle notizie che si possono trovare in rete, Rizzi non ha creduto doveroso fare un passo indietro, e scusarsi per ciò che ha scritto, nemmeno per rispetto nei confronti della famiglia del politico appena morto. Anzi, si è detto fiero delle sue parole e lo ha fatto anche ieri sera anche ai microfoni di Radio24, al programma La Zanzara di Giuseppe Cruciani.
“Sono felicissimo” ha ribadito, “e spero che anche gli altri cacciatori facciano la stessa fine”. Insomma più cacciatori muoiono e più animali si salvano, è il fine pensiero di Rizzi, che non si vergogna affatto di spiegare che se muore un cacciatore non muore una persona, ma “un assassino, un vigliacco, un infame”. Alle domande di Cruciani, che da tempo si schiera a favore della caccia, Rizzi fa queste ed altre inquietanti dichiarazioni, senza riuscire a contestare le evidenti contraddizioni che stanno nel pensiero animalista. Come per esempio il fatto di considerare degni di protezione solo certi animali e non altri. “Lei, come tutti uccide quotidianamente animali” dice Cruciani, riferendosi a zanzare, formiche, insetti che si schiacciano camminando o che finiscono appiccicati al parabrezza, ma anche - aggiungiamo noi - quelli che vengono uccisi indirettamente dall'inquinamento e dalla cementificazione, per esempio per fabbricare le scarpe eco-pelle che indossano fieramente gli animalisti.
Dopo questo gravissimo episodio è auspicabile un deciso intervento da parte del mondo venatorio. Il comitato dell'orgoglio venatorio di Bergamo ci fa intanto sapere di aver dato mandato ai propri legali per verificare se ci sono gli estremi di reato per quanto scritto su facebook e quanto dichiarato durante la trasmissione La Zanzara.
Qui per riascoltare la trasmissione La Zanzara