"E' davvero sorprendente e grave che la Regione Toscana si appresti a varare la propria legge finanziaria, inserendovi disposizioni sulla caccia che vanno molto al di là delle indicazioni dei fondi di settore, realizzando quello che si annuncia come un vero e proprio capovolgimento normativo: il territorio e la fauna, beni comuni, svenduti per pochi euro al mondo venatorio!". Con queste parole Legambiente e WWF fanno appello a Giunta e Consiglio Regionale perché modifichino la proposta presentata. Nel mirino delle due associazioni le norme sulla riforma degli ATC toscani, che prevede un solo ambito a provincia e, a detta delle associazioni, territori più grandi per la caccia.
Proteste anche sulla proposta di trasformare gli Atc in strutture di diritto privato, che dicono “andrà fatalmente a perseguire i soli interessi dei soci (ossia i cacciatori)”. “Queste nuove norme - continuano - prevedrebbero un enorme sconto ai cacciatori, che potranno così cacciare cervi, caprioli, volpi, lepri, tordi, etc., pagando soli 20 euro (!) annuali di tassa regionale di concessione per l'attività venatoria”. Troppo poco per gli ambientalisti per tutelare fauna e ambiente e per pagare i danni all'agricoltura “causati - scrivono - dalla fallimentare gestione venatoria di questi anni, e che la nuova Finanziaria, se approvata, renderà addirittura ridicola”.
"Chiediamo pertanto alla Regione – concludono le Associazioni - di assumere pienamente il concetto di fauna selvatica quale bene comune, oltre che di qualità caratterizzante di un territorio, e riconsiderare quindi, attraverso modifiche mirate alla legge regionale di settore, non tramite la finanziaria, a chi e con quali strumenti assegnare responsabilità, costi e guadagni attingibili dalla corretta gestione di questo prezioso patrimonio collettivo". (Maremma News)
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