In una nota la Provincia di Ravenna chiarisce la situazione in merito alla sovrappopolazione dei daini. "Negli ultimi anni la popolazione dei daini ha raggiunto il numero di oltre 200 esemplari che hanno cercato nuovi territori per alimentarsi, andando a occupare aree naturalistiche limitrofe come l'Ortazzo e l'Ortazzino, la Pineta Ramazzotti, e altre zone del Parco del Delta del Po".
"Nella ricerca di nuovi territori, la popolazione dei daini, diventata così numerosa, ha sconfinato nei terreni di aziende agricole, provocando danni ingenti e documentati. Contemporaneamente, i daini sono diventati un pericolo per la viabilità, in quanto il loro attraversamento della statale Adriatica ha provocato diversi incidenti, anche questi documentati". Per questi motivi, dice la Provincia, rispondendo alle polemiche animaliste di questi giorni, oltre ai sistemi dissuasivi, è stata presa la decisione di abbattere 67 esemplari, su cui sono stati ottenuti i pareri previsti sia dell'Ispra che dell'Ente Parco Delta del Po, relativamente agli interventi previsti all'interno del Sito Rete Natura 2000 di competenza".
"I piani di prelievo per ungulati e altre specie di fauna selvatica - continua la nota della Provincia - (caprioli, cervi, cinghiali ecc.) sono attuati da molti anni in tutto il territorio nazionale in conformità alla normativa vigente. Nell'assumere la decisione di procedere all'abbattimento di un certo numero di capi per ricondurre la situazione alla normalità, la Provincia agisce come le altre Province. In questi territori la popolazione dei daini e degli ungulati in generale è monitorata e selezionata anche in pianura. I previsti abbattimenti saranno eseguiti da novembre fino al sabato 28 febbraio 2015, e saranno eventualmente sospesi nelle giornate in cui il Parco o altri Enti dovessero programmare eventi sul territorio interessato". Intanto ieri sono stati sorteggiati i 67 cacciatori (dei 97 totali che hanno i requisiti) che parteciperanno alla campagna di abbattimento.
"La legge prevede l'assegnazione a privati solo a determinate condizioni - dice ancora la nota - ; privati che devono essere detentori di apposite autorizzazioni. A tutt'oggi nessun privato in possesso di tali autorizzazioni hab presentato domanda".