CCT risponde al comunicato congiunto Wwf e Legambiente Toscana che criticava aspramente la nuova governance della caccia regionale inserita nella legge finanziaria regionale. "Completamente infondata - dice la federazione venatoria toscana - la tesi secondo la quale ci si trovi ad un capovolgimento istituzionale concepito quale regalìa al mondo venatorio; oltre che offensiva per un’intera categoria di cittadini e delle Associazioni che li rappresentano (oltre che per l’Ente che ha avanzato la proposta)". Il nuovo impianto del governo della materia e del sistema della fiscalità ad essa collegata secondo CCT costituisce invece il modo più avanzato per salvaguardare gli ATC come presidi imprescindibili per la difesa e il rafforzamento della biodiversità.
"Con il taglio sùbito dalla Regione con la Legge di stabilità dal Governo nazionale (444 milioni di euro) - spiega CCT - e con il venir meno della certezza dei trasferimenti agli Enti locali, la Regione, con una scelta saggia e responsabile, ha costruito una proposta di nuova fiscalità rivolta alla messa in sicurezza degli Ambiti gestionali previsti dalla Legge e dei quali la componente ambientalista è parte integrante".
"La diminuzione della tassa regionale - dice CCT - è contestualmente compensata dall’aumento delle quote di iscrizione agli ATC e la natura di Enti privati, seppur con funzioni pubblicistiche, consente di finanziare direttamente questi organi di gestione e di garantirne e di migliorarne la funzionalità con la certezza delle risorse e la conseguente messa in atto degli investimenti ai fini faunistico-ambientali".
"Com’è possibile non comprendere la bontà di questa impostazione?" si chiedono dalla Confederazione Cacciatori Toscani. "Forse Wwf e Legambiente non sono interessati a far funzionare questi organi di gestione nei quali, è bene ribadire, la componente ambientalista – insieme a quella agricola, venatoria ed istituzionale – rappresenta una parte essenziale? Forse Wwf e Legambiente - si sono dimenticate che le risorse finanziare per la gestione della fauna selvatica hanno origine esclusivamente dal mondo venatorio? Sono vittime di un’amnesia quando si dimenticano che quelle stesse risorse, provenienti dall’odiato mondo venatorio, concorrono a finanziare progetti per la difesa della fauna non cacciabile e di cui le loro stesse Associazioni beneficiano in grande misura?".
"E’ inoltre con profonda amarezza - osservano dalla CCT - che registriamo lo scivolamento di Legambiente sulle tipiche posizioni fondamentaliste del WWF; è oltremodo incomprensibile prendere atto che l’indignazione di Legambiente si realizzi a “scoppio ritardato”: durante l’incontro al “Tavolo Caccia” del 5 novembre u.s., Il Presidente Ferruzza, con stile pacato e dialogante, aveva espresso posizioni assai diverse da quelle consuetamente belligeranti del rappresentante del WWF. Evidentementen - conclude - Legambiente Toscana non è in linea con il protocollo nazionale che quella stessa Associazione ha firmato con Arci Caccia, Federcaccia, Anuu ed armieri per la gestione sostenibile della risorsa faunistica. Un vero peccato prendere atto che anziché condizionare, Legambiente Toscana, ha finito per essere condizionata".