Via libera al Consiglio regionale della Lombardia alla modifica alla legge regionale 20/2002 sul contenimento della nutria. La novità, in applicazione delle recenti modifiche alla 157/92, che ha classificato il roditore tra gli animali non più protetti, consentirà di abbattere le nutrie con tutti i mezzi possibili: fucili, gas, trappole, fionde in ogni luogo, anche in quelli sottoposti a divieto di caccia. La proposta, accolta dal Consiglio, colma il vuoto normativo che si era venuto a creare con le novità alla legge nazionale per contrastare gli ingenti danni all'agricoltura e ai corsi d'acqua.
Oltre alle modalità di abbattimento, la legge stabilisce che per la restante parte del 2014, le Province potranno attuare le misure previste nei piani di contenimento, cosa da non interporre soluzioni di continuità nelle azioni di abbattimento. A partire dal 2015, la Giunta regionale elaborerà un 'Programma Regionale triennale' per coordinare gli interventi finalizzati alla totale eradicazione dell'animale".
"In questo modo - ha precisato il relatore Carlo Malvezzi (Ncd) - eviteremo che i singoli enti si muovano come in passato in ordine sparso e in modo, quindi, inefficace". "Chi teme il far west senza regole e controlli è fuori strada - ha precisato anticipando le critiche - Gli autorizzati all'abbattimento sono la polizia municipale e provinciale, gli agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, i cacciatori e i proprietari o conduttori dei fondi agricoli in possesso di porto d'armi e con copertura assicurativa. Tutti assoggettati al coordinamento previsto dai piani e ad una adeguata formazione di base". Le risorse stanziate sono complessivamente 150.000 euro, 55.000 per lo smaltimento delle carcasse, 15.000 per l'attuazione di metodi di controllo selettivo e 80.000 per il finanziamento delle attività di monitoraggio.