Dopo la comunicazione pubblicata sul sito della Commissione Ue in merito al
sollecito inviato all’Italia sulla procedura di infrazione aperta sul tema richiami vivi, si è innescato un ulteriore dibattito politico. La senatrice del Pd Laura Puppato negli scorsi giorni ha dichiarato: "sulle reti per la cattura dei richiami vivi avevamo ragione e infatti è arrivato un avvertimento dell’Unione europea perché l’Italia sta violando la direttiva uccelli. Le astuzie trovate dal legislatore italiano per tentare di aggirare le disposizioni europee con mezzucci di bassa lega non hanno avuto successo e sono francamente insopportabili, a maggior ragione perché rispondono solo agli interessi dei cacciatori.
Ora ci aspettiamo che la cattura di richiami vivi venga vietata in modo esplicito”.
Anche la collega Silvana Amati, nota per le sue tante battaglie animaliste, esulta: “oggi la Commissione Europea ribadisce con forza che il nostro Paese viola la direttiva in merito alla cattura di volatili vivi. Siamo a un passo dal deferimento alla Corte di Giustizia. E’ da tempo che segnaliamo come la pratica dei richiami vivi usati per la caccia sia un grave danno ambientale non solo per il nostro Paese ma per la biodiversità internazionale, nonché una evidente violazione della normativa contro il maltrattamento ai danni degli animali.
"Nei mesi scorsi - ricorda Amati - avevamo approvato qui in Senato un ordine del giorno che indicava gli interventi normativi da effettuare all’interno della prossima legge europea. Ora non possiamo più aspettare, pena una condanna certa da parte dell’Europa”.