Riceviamo e pubblichiamo:
Organizzato dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con la Delegazione italiana del CIC e FACE Italia, si è svolto in Arezzo, presso la meravigliosa Sala dei Grandi nel palazzo della Provincia, il convegno intitolato “Biodiversità, tutela dell’ambiente e caccia. Quali limiti per una corretta sostenibilità”, il cui scopo principale era evidenziare lo stretto legame tra una caccia correttamente svolta e la gestione delle risorse ambientali e faunistiche con inevitabili, positive ricadute a beneficio dell’intera biodiversità e dunque della collettività. Si ricorda che la Provincia nel maggio scorso aveva già ricevuto dal CIC a Marrakech il Premio Edmond Blanc, importante riconoscimento a livello internazionale assegnato a organizzazioni, enti o associazioni distintisi per l’ottimale e proficua gestione della fauna e del territorio. Accolti calorosamente dal Presidente dell’Amministrazione Vincenzo Ceccarelli e dall’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Roberto Vasai, i numerosi convenuti – in particolare rappresentanti di associazioni venatorie e agricole, rappresentanti della Regione Toscana e di Enti locali, responsabili di ATC – hanno partecipato con vivo interesse allo svolgimento dei lavori, incentrati su una serie di relazioni suddivisibili in due gruppi: i principi e le necessità di una buona gestione (Massimo Marracci sulla storia, i contenuti e gli obiettivi della Carta europea della Caccia e della Biodiversità del Consiglio d’Europa; Marco Castellani per Coldiretti nazionale sui rapporti tra agricoltura, caccia e sviluppo sostenibile); gli esempi concreti inquadrati tecnicamente e scientificamente (Marco Apollonio, Ordinario all’Università di Sassari, sugli Ungulati in Europa; Natale Emilio Baldaccini, Ordinario all’Università di Pisa, sugli uccelli migratori; Luigi Sacchini, Presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, sulla gestione faunistica nelle aree protette). In chiusura, Gian Luca Dall’Olio, vice Presidente nazionale Federcaccia, ha ripercorso la storia culturale e legislativa della caccia in Italia con sguardo proiettato sul futuro. Il dibattito è stato coordinato a quattro mani dall’avv. Giovanni Bana, Capo Delegazione CIC Italia e dal past Presidente del CIC Nicolas Franco, mentre l’attuale Presidente del CIC Dieter Schramm ha condensato le proprie conclusioni nella “Dichiarazione di Arezzo”, documento finale approvato all’unanimità dall’assemblea con il quale si ribadisce il ruolo vitale dell’utilizzo sostenibile come base socio-economica e culturale per la conservazione della biodiversità, richiamando alla massima responsabilità il mondo venatorio e invitando i politici, i media e il mondo dell’educazione a far proprio tale principio affinché l’opinione pubblica comprenda e accetti che la storica opposizione tra protettori e fruitori della natura è oggi superata.
Dicembre 2009
CIC Italia Stampa
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