In vista di un prossimo rimpasto di Giunta, in Lombardia si discute anche della cessione di alcune deleghe alla Province. Ma, secondo alcune indiscrezioni, la giunta Roberto Maroni sarebbe decisa a mantenere per sé caccia, pesca, ma anche l’agricoltura e starebbe pensando anche di conservare la delega alla formazione e parte delle competenze sull’ambiente. Lo dice un articolo del Corriere della Sera.
Già alcuni giorni fa l'Assessore regionale Gianni Fava aveva chiarito la situazione, resa obbligata anche dai sicuri tagli previsti per la gestione delle Province. “Sto discutendo con le Province, perché non vogliono perdere le deleghe sull’agricoltura - aveva detto -, ma la legge è stata fatta da Delrio e questa normativa impone una centralizzazione delle competenze, per cui non è più in mio potere la facoltà di lasciare alle Amministrazioni provinciali la competenza in materia agricola”.
“Non ho altra scelta - spiega Fava -, perché non ci sono altre scelte verso una soluzione che è stata presa unilateralmente dal Governo. Di certo, centralizzando la delega sull’agricoltura, non ci saranno più in Lombardia 12 parrocchie per interpretazioni sul comparto primario e non ci saranno 12 modi di fare controlli o di valutare il Programma di sviluppo rurale”. Alternative, in ogni caso, non ce ne sono. “Siamo obbligati a risparmiare, soprattutto a causa dei tagli del Governo Renzi nei confronti delle Regioni - conclude l’assessore - e concedere una delega sarebbe mediamente più costoso”.
Brescia non ci sta. Il presidente Mottinelli si prepara a dare battaglia: "Agricoltura e caccia sono specificità e patrimonio della provincia di Brescia e questo va riconosciuto. Se sarà necessario farò tutto il possibile".