Federcaccia Sicilia in una nota si oppone a quanto decretato dalla Regione Sicilia anticipando la chiusura della caccia alla Beccaccia al 10 Gennaio (era prevista in calendario venatorio il 31). In questo modo, per l'associazione, la Regione ha assecondato e peggiorato "una immotivata richiesta del Ministero dell’Ambiente".
L'associazione ricostruisce l'accaduto. "I fatti : il Ministero dell’Ambiente ha inviato una richiesta ad alcune Regioni, che avevano stabilito nei rispettivi Calendari Venatori la chiusura della caccia al 31 Gennaio per Tordo Bottaccio, Cesena e Beccaccia, di anticipare, per detti selvatici, la chiusura della caccia “almeno” al 20 Gennaio sulla base di una inesistente procedura europea".
"La Commissione Ambiente UE - ricorda Fidc Sicilia - ha semplicemente chiesto all’Italia di chiarire alcuni aspetti dei Calendari Venatori, (PILOT 6599/14/ENVI), ed il Ministero dell’Ambiente chiede invece, ancora prima che la Commissione UE abbia espresso una valutazione, di chiudere anticipatamente la caccia. Mentre si sta organizzando una Conferenza Stato Regioni per questo punto ed ancor prima che il report sia stato predisposto per la Commissione, cosa pensa di fare la nostra Regione che in materia di caccia ha sempre avuto un occhio di riguardo ? Un mese e venti giorni prima della data proposta dal Ministero, decide autonomamente di chiudere la caccia non al 20, data che tra l’altro FIDC aveva sempre proposto come correttamente giustificabile, ma addirittura al 10 gennaio. Dalla Regione Sicilia potevamo del resto aspettarci questo ed altro".
"Chissà se adesso con la stessa solerzia - si chiede Fidc Sicilia - saranno spostate le date di chiusura del Tordo al 20 Gennaio e quella degli acquatici al 31, su cui il Ministero è d’accordo…". A breve, anticipa l'associazione, saranno disponibili sui siti della Federazione Italiana della Caccia ulteriori aggiornamenti sulla questione.