Sono ufficialmente iniziati gli abbattimenti dei daini in sovrannumero nelle zone protette della Provincia di Ravenna. Ai margini della pineta San Vitale negli scorsi giorni sono stati abbattuti alcuni esemplari dai cacciatori autorizzati, che potranno tenersi le carni, pagando dai 100 ai 200 euro a capo, come conferma sul quotidiano Ravenna e Dintorni l'Atc RA2. Ovviamente i cacciatori non potranno cedere a terzi o a macellerie gli animali.
Sul caso dei daini a Ravenna le polemiche sono state tante negli scorsi giorni. E non sono certo finite. Eleonora Schonwald, una ricca amante degli animali di origine tedesca aveva proposto di acquistare tutti i daini, pagando per le catture e il successivo trasferimento nella sua tenuta. La fauna è patrimonio indisponibile dello Stato ed è per questo che la Provincia ha dovuto rigettare la proposta. Ma la Schonwald non si è arresa, e insieme Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna, e Francesca Santarella, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha presentato un esposto in Procura. "Non è stata infatti comprovata l’impossibilità di utilizzare quei metodi ecologici che, in questi casi, la legge impone di adottare come norma: prima tra tutte la pratica dell’immuno-contraccezione, prevista nel “Programma di gestione del daino” della Provincia stessa, ma sbrigativamente accantonata” dicono.
A ribattere agli animalisti sono gli stessi cacciatori. “Come si fa a dire – evidenzia un selecontrollore - che oltre 60 daini della pineta di Classe possono essere ospitati in un recinto di undici ettari? I libri scientifici spiegano che in undici ettari ci possono vivere due coppie di daini. Perché insistere allora?”. “Operiamo in condizioni oggettivamente intollerabili – aggiunge un altro selecontrollore - e credo che la Provincia stia pensando di sospendere l’attività. Non so quando torneremo sulle altane”.