Il Piano faunistico venatorio del Friuli Venezia Giulia è uno strumento atteso da tempo, e consentirà una corretta gestione del patrimonio naturale della nostra Regione". Così gli assessori regionali, alla Caccia,
Paolo Panontin, e all'Ambiente,
Sara Vito, intervenuti a un'affollata riunione con i responsabili dei distretti venatori e
con i rappresentanti dei cacciatori, svoltasi all'Enoteca di Gradisca.
Si trattava del
primo di una serie di incontri con il mondo venatorio, che avranno l'obiettivo di consentire alla Regione di raccogliere valutazioni, osservazioni, eventuali proposte migliorative, per fare si che quella che al momento è una proposta di Piano, diventi lo strumento cardine del settore.
Panontin, nel suo intervento, ha ricordato che la proposta di Piano, dopo essere stata approvata dalla Giunta regionale e dal Consiglio delle Autonomie Locali,
è ora sottoposta alla procedura di VAS. Procedura, che si dovrebbe concludere nei prossimi tre mesi. Dopodiché, avverrà l'approvazione definitiva da parte del Governo regionale. E, come ha sostenuto Panontin - "Toccherà ai rappresentanti del mondo venatorio essere protagonisti di questo strumento che è essenziale per la gestione della fauna selvatica e del territorio".
L'assessore ha ricordato altresì che
si tratta di un momento importante per il mondo venatorio, perché dall'emanazione della legge nazionale 157 del 1992, che imponeva alle Regioni di dotarsi di un Piano faunistico, tale strumento mancava nel Friuli Venezia Giulia.
Panontin ha quindi anticipato alcuni dettagli della proposta di Piano, soffermandosi in particolare sulle problematiche arrecate dalla
diffusione dei cinghiali. Animali che, in particolare nell'Isontino e in Provincia di Trieste, hanno creato problemi alle colture.
L'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, ha quindi rilevato che il Piano detta alcune regole, e punta ad attuare principi fondamentali in una materia, quella venatoria, nella quale, finora, erano stati soltanto enunciati. Concorrendo in tal modo alla corretta gestione dell'ambiente e alla fruizione ottimale del territorio.
In apertura della riunione, sono intervenuti la vicepresidente della Provincia di Gorizia, Mara Cernic, presente il presidente, Enrico Gherghetta, il sindaco di Gradisca d'Isonzo, Linda Tomasinsig, e il direttore del Distretto venatorio, Marco Venuti.