BigHunter presenta in esclusiva I cieli di ottobre, il disco, fresco di stampa, del cantautore e cacciatore Graziano Giovanetti. Appassionato di colombacci e di altre cacce da capanno (ma non solo), Giovanetti ha scelto di dedicare alla sua passione, che ha fin da giovanissimo, come per altro quella per la musica, otto brani, pieni di poesia e vitalità. Tutti da ascoltare.
Al proposito abbiamo interpellato Giovanetti, ecco come ci ha risposto.
Quando è nata l’idea di fare questo CD?
Un anno fa durante una cena fra amici. Dopo aver ascoltato alcune mie canzoni, Silvano Piani, un amico di Faenza che lavora nella editoria, ha lanciato l’idea che è maturata durante l’inverno e si è realizzata in primavera in sala di registrazione. Per la fluidità con con cui si sono succedute tutte le cose, dall’ idea iniziale al lavoro finito, posso dire davvero che questo disco aveva il cammino tracciato.
Una copertina… particolare
Mah… non saprei. Diciamo che in questa occasione ho rispolverato una mia vecchia passione… la pittura che avevo abbandonato a sedici anni per dedicarmi alla musica. Una copertina colorata a raffigurare alcuni dei tanti cieli di ottobre… i volti immersi nei cieli delle copertine, fronte retro, sono quelle dei miei figli, le mie due più belle canzoni.
Ci puoi dire qualcosa sulle canzoni?
Il disco contiene otto brani; cinque li definirei seri e gli altri tre decisamente ironici.Le canzoni sono il frutto di sensazioni ed emozioni che ho vissuto e che vivo grazie alla caccia, ma anche il risultato di una bella convivialità con altri cacciatori alcuni dei quali sono poi diventati miei amici. C’è una cosa che mi preme dire riguardo a due testi presenti nel CD, testi che mi sono piaciuti e che io ho solo musicato con il consenso degli autori. Uno è stato scritto dall’amico Rinaldo Bucchi di Forlì, una dolcissima filastrocca, e l’altro, simpaticissimo, da Pier Maria Calzoni, un amico di Perugia.
Il disco contiene anche i testi delle canzoni...
Oltre il disco nella confezione c’è un libretto di dodici facciate dove si possono trovare alcune informazioni sul disco e sull'autore e tutti i testi, sia del cantato che del parlato. Per alcune ho ritenuto di inserire qualche riga di spiegazione..
Per quale motivo un ipotetico visitatore di BigHunter dovrebbe acquistare il suo CD?
Beh, qui la risposta è facile e potrei dire che c’è più di un motivo per acquistarlo. Già dalle demo una qualche idea... Intanto è un disco “vero” non “costruito a tavolino” ma ispirato come il 99% delle tante canzoni che ho scritto...ma questa è una considerazione troppo soggettiva e potrebbe essere poco convincente. Allora diciamo che c’è una verità inconfutabile; questo Cd ha la particolarità di essere il primo disco interamente dedicato alla caccia.
Infine il nostro ipotetico visitatore e acquirente, che già fin da ora ringrazio per la fiducia e la curiosità, deve sapere che l’estate scorsa ho sottoposto i brani di questo disco all’ ascolto di un pubblico eterogeneo composto da musicisti, cacciatori e da persone lontane dal mondo venatorio. Il forte consenso ricevuto mi ha spronato a fare il passo finale fino ad arrivare alla pubblicazione del disco.
Da quello che racconta il disco potrebbe interessare anche a chi non frequenta gli ambienti di caccia?
L’esperienza e le testimonianze di questi ultimi mesi mi hanno fatto capire che alcune canzoni del Cd, pur ispirate da sensazioni ed emozioni legate alla caccia, hanno un linguaggio universale che può arrivare anche a chi cacciatore non è.
Vuoi ringraziare qualcuno?
Per la verità ho già ringraziato alcune persone e qualcuno ancora ringrazierò strada facendo, ma qui vorrei dire un grazie grandissimo, carico di stima, a BigHunter che ha creduto in questo progetto e mi ha dato spazio e visibilità con il solo scopo di promuovere, anche attraverso la musica, la caccia.
I CACCIATORI CHE GUARDANO IL MARE (4,05)
G.Giovanetti
(Carichi di aspettative attendiamo l’ottobre per un anno intero e poi, quasi all’improvviso, i voli di colombi ci sorprendono. Appena il tempo di un pensiero veloce, di una azione e il volo è già lontano. Per chi vive la caccia ai colombacci solo in ottobre, ogni attimo, ogni gesto acquistano un valore immenso perché unici e irripetibili. Questa è la condizione che ben conoscono i cacciatori del versante Adriatico)
Noi siamo solo una rima dentro una poesia
un carnevale fra tutte le feste dell’anno
mareggiata nella notte
conchiglie sulla sabbia nel mattino
Noi siamo i cacciatori che guardano il mare
e rimirano i monti
profili all’orizzonte dove i sogni svaniscono
e diventano per altri attese
dove i sogni ritornano quasi sempre
avari e fugaci nelle primavere
A noi tutto ci è dato e tutto ci è tolto
nel divenire di una luna nuova
ma prigionieri di spazio e di tempo
non ci arrendiamo mai
e così la nostra mente vola
la nostra mente vola
Con altri occhi ci è dato vedere
le misteriose vie del cielo
giornate assolate su lievi colline
e poi un mare e ancora terra
montagne sconosciute e ancora cielo
ancora cielo
Noi siamo solo una rima
uno sguardo di bimbo
nel mistero infinito di un volo
ma da secoli questo
sembra possa bastare
a chi come noi si ritrova
ad ovest i monti
e davanti soltanto
azzurro
di mare e di cielo
e davanti soltanto
azzurro
di mare e di cielo