Una nuova interrogazione presentata giovedì 8 gennaio 2014 dall'onorevole Stefano Borghesi (Lega) chiede un urgente intervento del Ministro all'Ambiente, Galletti, che ripristini il diritto ai cacciatori di utilizzare i richiami acquatici. "
Di fatto è stato vietato l’utilizzo su tutto il territorio nazionale di uccelli da richiamo per la caccia agli acquatici quando nessuna direttiva o circolare prescrittiva invita a farlo" scrive Borghesi nella sua nota stampa.
Ricordiamo che la misura è stata introdotta a seguito la scoperta del virus influenzale sottotipo H5N8 in un allevamento di tacchini da carne della provincia di Rovigo. Ma l'estensione del divieto a tutto il Paese è considerata dalla Lega un attacco ingiustificato e ingiusto al mondo venatorio. "Basta ricordare che la stessa guida FAO e OIE - scrive l'esponente leghista - considera e consiglia, per evitare di creare inutili danni all’economia di un paese, che le misure di controllo della malattia H5N8 HPAI da applicare per prevenire la diffusione del virus, devono essere fatte in maniera localmente mirata e capillare".
"Nella stessa guida - evidenzia - si richiama ad evitare di incolpare gli uccelli selvatici per l'introduzione e la diffusione di virus HPAI, ad esclusione di altre possibili vie di trasmissione (come è accaduto durante le precedenti epidemie di H5N1 HPAI) infatti questo può portare ad attività meno mirate di controllo delle malattie. Inoltre raccomanda ai media e ai responsabili degli istituti e agenzie per la salute dell'uomo e degli animali di agire in modo responsabile quando si considera il ruolo degli uccelli selvatici in influenza aviaria, ed evitare di implicare come fonte del virus se le prove non sono supportate scientificamente".
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