EU Pilot 6955/14/ENVI – Calendari venatori – Rispetto degli articoli 2, 5 e 7 della Direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Esercizio poteri sostitutivi ai sensi dell’articolo 8, commi 1 e 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131.
Questa procedura non è una sirena d’allarme antiaereo e nemmeno una condanna, ma solo una mera richiesta di informazioni da parte della Commissione europea sullo stato di attuazione dei calendari venatori italiani relativi alle ultime tre stagioni. Eppure la reazione che ha suscitato in alcuni ambienti è spropositata e assolutamente immotivata.
Il Ministero dell’Ambiente – che sembrerebbe non aver ancora inviato nulla in risposta alla domanda di chiarimenti sui calendari da parte della Commissione Europea – sta infatti inviando alle regioni una diffida formale, ingiustificata, chiedendo, anzi intimando, di ridurre la caccia al tordo bottaccio, alla cesena e alla beccaccia al 20 di gennaio.
Il ministero, che si è limitato a chiedere una proroga alla metà di gennaio per fornire i chiarimenti alla commissione europea, aspetta di presentarsi con gli atti delle regioni che cadranno nel “trabocchetto” normativo e, successivamente, incassare l’ok della commissione sulla riduzione dimostrando la non legittimità delle stesse regioni nell’applicazione del par 2.7.10 con dati propri per il discostamento, con dati propri, dal kc nazionale, nonostante in questi anni i vari Tar, e il Consiglio Di Stato (per la Liguria) abbiano sistematicamente respinto tutte le richieste formulate dalle associazioni animaliste.
L’articolo 7 della Direttiva 147/2009/CE stabilisce che gli Stati Membri devono assicurare che gli uccelli migratori non siano cacciati durante il periodo di ritorno ai luoghi di nidificazione. Per l’interpretazione della direttiva, sia in generale che in particolare sulle date di migrazione pre nuziale e periodo riproduttivo, sono stati predisposti dalla Commissione Ambiente i documenti “Guida alla disciplina della caccia” e “OrnisKey Concepts”. Sebbene non abbiano un valore legale, questi documenti rappresentano il riferimento della Commissione e di tutti gli Stati Membri per l’applicazione dei principi del la direttiva.
I paragrafi 2.7.3 e 2.7.10 della Guida alla disciplina della Caccia consentono alle regioni degli Stati Membri di fissare date delle stagioni di caccia differenziate rispetto al dato Key Concepts nazionale, quando queste regioni siano in possesso di dati scientifici a supporto che attestino una differenza nell’inizio della migrazione pre nuziale. Queste regioni, come è possibile comprendere leggendo le motivazioni allegate ai Calendari (e inviate al Ministero dell’Ambiente) hanno applicato il paragra fo 2.7.10, solo per le specie tordo bottaccio e cesena, sulla base di studi pubblicati dall’Ispra o sui dati di studi pubblicati dapersonale qualificato.
Gli studi dimostrano che nella regioni interessate, la migrazione pre nuziale delle specie tordo bottaccio
e cesena avviene successivamente alla seconda decade di gennaio e precisamente non prima della prima decade di febbraio. Del resto proprio il paragrafo 2..7.10 della Guida afferma che tale differenza è possibile proprio nei paesi in cui le regioni sono poste a latitudini diverse, qual è il caso dell’Italia. Si fa presente che, convarie sentenze sull’argomento i vari Tar regionali (Sentenza n. 01845/2014 del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Sezione Prima Ter.), hanno ritenuto congrue le motivazione regionali esposte nel calendari venatori con chiusura al 31 gennaio, per le specie in oggetto in discostamento dal parere ISPRA.
Tale pronunciamento prende in esame necessariamente anche il diritto comunitario, in quanto prevalente sul diritto nazionale. Per questo motivo le Regioni hanno perfettamente rispettato la Direttiva Uccelli, anche attraverso i documenti interpretativi della stessa. Tutte le Regioni di Sinistra che hanno applicato correttamente la direttiva sui tordi, non hanno assolutamente preso in considerazione la “minaccia” del Ministero ambiente.
La nostra TIMOROSA Regione Lazio, invece, ha già redatto il decreto di riduzione sui tordi al 19 di gennaio! Un provvedimento preso stranamente con un congruo anticipo (29 dicembre 2014) rispetto alla riunione fra Ministero e regioni tenutasi il 7 gennaio.
Grazie Regione Lazio Ufficio Stampa ANLC |