La Corte Costituzionale maltese ha respinto le obiezioni presentate dalla FKNK (Federazione maltese delle associazioni venatorie) e stabilito che il referendum abrogativo sulla caccia dovrà essere celebrato. Secondo le leggi maltesi, infatti, non esistono validi motivi per fermare la consultazione popolare.
La Corte Costituzionale in particolare ha sottolineato il fatto che la Costituzione non considera la caccia come diritto fondamentale. Né, ha aggiunto la Corte Costituzionale, il mondo venatorio è riuscito a dimostrare come il referendum potesse violare le disposizioni della Costituzione o della Convenzione europea.
Il referendum con ogni probabilità si terrà la prossima primavera o al più tardi in estate. Il referendum non dovrebbe chiedere l'abolizione totale della caccia. Per il momento pare si chieda di abolire dallo statuto la norma che consente l'apertura della caccia primaverile a tortora e quaglia, in deroga alla Direttiva Uccelli.