E' una sconfitta netta per gli animalisti, che da mesi stanno facendo di tutto per fermare gli abbattimenti decisi nella Pineta di Classe, in provincia di Ravenna. Il Tar di Bologna ieri ha respinto il ricorso e condannato le associazioni ricorrenti a pagamento di 4 mila euro da suddividere tra Provincia e Cooperativa agricola braccianti di Cervia, che possiede i terreni danneggiati dai daini.
Il giudizio, riferisce un articolo di oggi del Resto del Carlino, è stato chiarissimo. “Il ricorso – dicono i giudici – non evidenzia elementi tali da ritenere ragionevolmente prevedibile l'accoglimento, tenuto conto della sostanziale correttezza del procedimento attuato dalla Provincia di Ravenna". C'era infatti il parere positivo sia di Ispra che del parco del Delta del Po, competente sulla pineta.
“Inoltre – continua il Tar – in sede di necessario bilanciamento dei contrapposti interessi in gioco, appare maggiormente meritevole di tutela quello evidenziato dall'amministrazione resistente in quanto diretti a contenere i pericoli alla sicurezza stradale e alle colture agricole presenti, derivanti dall'eccessiva prolificazione dei daini”.
Gli animalisti (Associazione Vittime della caccia, Earth, Animal Liberation e C.L.A.M.A. Ravenna) sostenevano l'inopportunità dell'affidamento dei prelievi ai cacciatori e richiamavano al dovere di utilizzare mezzi incruenti, come la sterilizzazione degli animali. Secondo le associazioni il Piano non avrebbe dovuto essere approvato dall'ufficio caccia ma dal Parco o dall'Atc. La vicenda nelle scorse settimane ha avuto risvolti inquietanti. Diverse altane sono state abbattute, da animalisti un po' troppo facinorosi. Ora la Provincia incontrerà i vertici dell'Atc2 per discutere il tema delle garanzie di controllo contro i vandalismi. Dopodichè il piano verrà riattivato.
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