L'Assessore regionale alla Caccia del Veneto Elena Donazzan è intervenuta sulla tematica della caccia nelle zone umide che da gennaio, in
applicazione del decreto voluto dall'ex ministro all'ambiente Pecoraro Scanio, dovr�
limitarsi a due giorni alla settimana. «Abbiamo dovuto definire due giorni fissi a settimana per la caccia nelle ZPS -spiega esprimendo tutto il suo disappunto la Donazzan - ancora una volta, ci si rende conto dei
gravi danni provocati ai diritti dei cacciatori grazie all’insensata e ideologica azione dell’ex-ministro Pecoraro Scanio!”. Un aspetto, questo, portato all'attenzione dei ministri ora all'esecutivo
Luca Zaia e Stefania Prestigiacomo, che stanno lavorando per
apportare modifiche al decreto, cercando di ovviare alle troppe limitazioni imposte dal decreto 184/2007: “La nostra regione, sin dall’insediamento dei ministri Luca Zaia e Stefania Prestigiacomo, ha portato all’attenzione del governo le
problematiche che sarebbero derivate al mondo venatorio se non si fosse modificato il decreto sulle ZPS che ha imposto, tra gli altri assurdi vincoli, l’obbligo di ridurre a due le giornate di caccia nel mese di gennaio 2009”.
“Il presidente della Regione del Veneto,
Giancarlo Galan, che già aveva
proposto l’impugnativa del decreto presso la Corte costituzionale, mi ha chiesto - conclude Elena Donazzan - di
verificare ipotesi diverse così da consentire il reale
diritto dei cacciatori della nostra regione, fortemente penalizzata da questo decreto”.