La giunta regionale della Toscana ha licenziato stamani la proposta di legge che riorganizza le Province. "La Regione sarà un po' meno ente solo di programmazione, come è stato dalla fine degli anni Novanta in poi, e più ente di governo diretto dei territori" sottolinea il Governatore Rossi.
"Con la riforma la Regione si riapproprierà nel 2015 delle funzioni provinciali in materia di agricoltura, anche quelle delegate a Unioni di Comuni, si occuperà di forestazione, caccia e pesca, orientamento e formazione professionale (compresa la formazione degli operatori turistici), avrà competenze in materia di rifiuti, difesa del suolo, tuteta della qualità dell'aria e delle acqua, inquinamento acustico ed energia, osservatorio sociale e sulle autorizzazioni come Aia, Vas, Via e Aua. Quanto alle strade regionali, progettazione e realizzazione di opere strategiche saranno regionali mentre la manutenzione rimarrà alle Province. Il Genio Civile sarà presente nei territori e competente per progettazione, manutenzione e polizia idraulica. Ai Comuni andranno invece le competenze su turismo (salvo la raccolta di dati statistici), sport, albi regionali e interventi pubblici di forestazione che erano finora delle Province" si legge in una nota della Regione.
Una riorganizzazione a parte riguarderà la Città metropolitana fiorentina, che assorbirà le deleghe altrove passate alle amministrazioni comunali e si occuperà, se i Comuni lo decideranno, anche di urbanistica e piano strutturale, mobilità, viabilità e edilizia scolastica. A seguito del trasferimento del personale saranno costituiti in ogni Provincia uffici territoriali regionali. Ora l'esame del testo passa al Consiglio regionale.