Con la decisione della Regione Lazio di anticipare la chiusura ai Turdidi al 19 di gennaio 2015 prendiamo atto che le politiche venatorie di questa amministrazione regionale sono indirizzate prevalentemente a colpire gli interessi legittimi di tutti i cacciatori laziali.
Il decreto del Presidente Zingaretti n. T00526 del 29/12/2014, emanato peraltro sotto il periodo delle feste di fine anno così da ritardare eventuali azioni di ricorso in ambito giudiziario, non è stato preceduto, come previsto dalla legge, dalla convocazione da parte dell’assessore competente in materia del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio, che ricordiamo essere l’organo legittimato ad esprimersi sul calendario venatorio regionale.
Le motivazioni riportate nel decreto a supporto della chiusura anticipata citano una nota inviata a tutte le regioni dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 12.12.2014, nella quale richiamando la direttiva Europea 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, si invitavano le regioni ad anticipare la chiusura ai turdidi al 20.01.2015; dette indicazioni avrebbero potuto essere benissimo disattese in sede di comitato tecnico sulla base di quanto fatto da altre regioni, come ad esempio Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria Veneto e Toscana, che rispondendo al Ministero con una nota articolata del 08.01.2015, ha confermato la chiusura al 31.01.2015.
Non si comprende quindi perché il Lazio non abbia assunto le stesse determinazioni a tutela degli interessi dei cacciatori, ma abbia invece recepito senza nulla eccepire le indicazioni del Ministero.
Coordinamento regionale CONFAVI