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Cacciatori e bracconieri: differenza abissale


mercoledì 31 dicembre 2008
    
Cacciatori e bracconieri: differenza abissaleLa Lac denuncia un incremento notevole del fenomeno del bracconaggio nelle aree colpite dalla neve nelle zone della Val Chisone dopo la sospensione della caccia.
Oltre a questa denuncia che ci sembra giustissima, nell'articolo pubblicato su La Zampa.it, rubrica dedicata agli animali dal quotidiano La Stampa a firma di Gianni Giacomino, troviamo anche questa frase pronunciata da Davide Pistone, Presidente piemontese della Lac “[...] Purtroppo, troveranno anche delle doppiette ad impallinarli”. La parola doppietta, sinonimo di cacciatore, in questo caso del tutto strumentale, non ci piace.
La differenza tra un cacciatore, rispettoso delle leggi e coscienzioso dell'ambiente e della fauna che lo abita e il bracconiere, persona non consona alle leggi e priva di ogni senso civico, crediamo debba avere un giusto, preciso e determinato distinguo. Per questo di seguito riportiamo le dichiarazioni degli altri intervistati nel medesimo articolo, a testimonianza di cosa sono veramente la caccia e il bracconaggio.
«La stragrande maggioranza dei cacciatori, soprattutto quelli anziani, hanno rispetto della fauna, ancor di più oggi, in un momento di grande difficoltà per gli animali - riflette Renzo Morolla, vice questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato -. Siamo consapevoli dell'esistenza di una piccola minoranza che non rispetta le regole e che non ha paura di andare incontro a pesanti sanzioni penali».
Nell'anno che sta per concludersi i Forestali hanno denunciato una dozzina di bracconieri, sequestrando armi e trappole. «Purtroppo è quasi impossibile un monitoraggio continuo di tutte le campagne e delle vastissime zone montane del Torinese - ammette Morolla - quindi non ci resta che sperare nel buon senso di chi imbraccia un fucile». Chi non vuole sentire parlare di doppiette «fuori legge», pronte, se si presenta l'occasione, ad abbattere un cervo o un daino insieme ad un cinghiale, è Angelo Massoglia, il presidente provinciale di Federcaccia che può contare su circa 6 mila tesserati a fronte di poco meno di 10 mila cacciatori presenti nel Torinese. «La piaga del bracconaggio c'è sempre stata, ma ci sono delle leggi che io rispetto e cerco di far rispettare a tutti gli associati - spiega Massoglia, 77 anni portati benissimo, che ha ottenuto il permesso di caccia nel 1947 -. Con tutta questa neve molti animali sono in difficoltà, sono praticamente spaesati e il cacciatore questo lo sa.
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4 commenti finora...

Re:Cacciatori e bracconieri: differenza abissale

A Mauro Meneguzzi Presidente CA TO 2 Alta Valle di Susa. Con i miei piu sentiti complimenti Presidente per il suo operato nell'emergenza e soprattutto per la sua ultima frase dove i fatti concreti dei cacciatori abbiano da vincere come sempre i fiumi di parole dell'immobilismo pseudo-ambientale. Vittorio.

da Vittorio 04/01/2009 10.49

Re:Cacciatori e bracconieri: differenza abissale

La riprova della serietà dei cacciatori, del loro profondo amore e consocenza degli animali e del territorio, è stata provata ancora una volta con fatti concreti: il CA TO 2 che mi onoro di Presiedere ed un altro CA della Provincia di Cuneo, immediatamente dopo la prima grande nevicata della metà di dicembre, hanno chiesto alla Regione Piemonte, alla Provincia ed all'Osservatorio Faunistico, di CHIUDERE IMMEDIATAMENTE LA CACCIA DI SELEZIONE, visto che in dette condizioni ambientali, con neve profonda oltre 1 metro, la priorità era quella di "lasciare tranquilli gli animali" che già tanto dovevano lottare per la loro sopravvivenza e sostentamento.Sempre il Nostro CA, si è già attivato con l'Amministrazione Provinciale, per concordare e se necessario co-finanziare, interventi di alimentazione supplettiva per la fauna , anche con l'ausilio di elicottero per raggiungere eventuali aree ove si trovano gruppi di ungulati in difficoltà. L'amore per la fauna si dimostra con fatti concreti e non con parole. Mauro Meneguzzi Presidente CA TO 2 Alta Valle di Susa

da Mauro Meneguzzi 01/01/2009 18.28

Re:Cacciatori e bracconieri: differenza abissale

X ALFIERO.Concordo sulla tua analisi.Il problema è uno solo,sulla stampa fa un grande effetto parlare di bracconaggio ma tutte le volte che succede nessuno si domanda quali effetti ha sull'ambiente.Praticamente nessuno,è solo un problema di inosservanza delle leggi.Nelle mie zone il fenomeno è del tutto irrilevante. Dal punto di vista ambientale,infatti che impatto ha sulla fauna l'abbattimento di un cinghiale in una zona a divieto di caccia ?nessuno.Diverso è il caso dell'abbattimento di un cervo,ma per fortuna i casi sono molto rari.In tanti altri casi l'inosservanza delle leggi provocano o possono provocare danni molto maggiori,ma non fanno notizia o se la fanno trovano mille persone che la giustificano.

da vico 01/01/2009 13.11

Re:Cacciatori e bracconieri: differenza abissale

Faccio due conti con i dati pubblicati in questo articolo. 10000 cacciatori nel Torinese, denunciati 12 bracconieri in un anno, mi pare se vogliamo mettere tutti i bracconieri denunciati tra i diecimila cacciatori, cosa che non credo sia ( molti bracconieri hanno solo un arma ma non la licenza )viene fuori una statistica del 0.12 per cento, 1.2 per mille, ammettendo come giustamente dice il Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato che è praticamente impossibile il controllo capillare di tutto il territorio raddoppiamo questa statistica, anzi triplichiamola 3.6 per mille. Ogni mille CACCIATORI ci sono quindi, con tutte le negatività incorporate,3.6 Bracconieri. Chi scrive è il primo ad odiare il fenomeno "bracconaggio" ma credo veramente che stiamo parlando di "aria fritta". Che percentuale abbiamo in Italia di Evasori Fiscali, di Ladri, di Pedofili non voglio fare qualunquismo ma è l'ora di rimettere le cose in ordine con i numeri e smetterla di avere meno visibilità e peso di quattro Gatti come quelli della Lega per L'abolizione Della Caccia, che possono si esprime le loro idee ma supportandole con dati VERI.

da Alfiero 01/01/2009 10.47