Nonostante sussistano le condizioni per posticipare la chiusura della caccia, come indicato dall'assessore Sonia Ricci, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti non ha firmato il Decreto per la proroga al 10 febbraio per la caccia al colombaccio. La Regione Lazio, dopo aver chiuso anticipatamente la caccia alla cesena, tordo bottaccio e tordo sassello ha deciso di non concedere ai propri cacciatori questo limitato prosieguo di stagione.
Aldo Pompetti, presidente di Federcaccia Lazio, critica così la decisione presa: “Come già in occasione della variazione del calendario venatorio che ha visto accorciare i tempi di caccia per alcune specie di migratoria, siamo anche in questo caso di fronte a una decisione immotivata e inutilmente penalizzante per i cacciatori."
Pompetti prosegue:"Bisogna ricordare anche che la data di apertura a colombaccio e corvidi era stata fissata nel Calendario Venatorio regionale al 1° ottobre invece che alle terza domenica di settembre per consentire il prolungamento del prelievo nel mese di febbraio. A questo punto non ci resta che prendere atto che i cacciatori laziali sono stati penalizzati due volte, subendo un accorciamento immotivato dell’arco temporale di caccia previsto dalla 157/92. L’amministrazione regionale si è di nuovo dimostrata pronta a scelte restrittive in campo venatorio, anche quando ha la possibilità di esercitare correttamente le sue competenze in materia, senza che questo vada in alcun modo contro le leggi nazionali e internazionali e senza che voglia dire favorire in modo scorretto i cacciatori. Inutile dire che contro questo atteggiamento chiaramente ispirato a logiche contrarie all’attività venatoria e ai suoi praticanti, Federcaccia Lazio si opporrà nella maniera più ferma possibile”.