Anche se nella missiva del Dr. Castellani non si fanno nomi, fino alle ultime righe avremmo scommesso che i cosiddetti ringraziamenti fossero diretti a noi. Poi, quando il presidente di Anuu ha scritto che le critiche all’accordo erano fatte in maniera becera e maleducata, allora abbiamo capito che il Dr. Castellani si stava rivolgendo sicuramente ad altri (che non conosciamo) visto che le nostre critiche, anche se aspre, non sono mai state né becere né maleducate.
Detto questo, è subito doveroso aggiungere che in questo mondo, nessuno ha il monopolio della verità assoluta, in particolare l’associazione Anuu-Migratoristi! E se il Dr. Castellani ha il sacrosanto diritto di pensarla a modo suo, anche la Libera Caccia ha lo stesso sacrosanto diritto di vedere le cose in maniera diversa.
In quanto, poi, ai cacciatori italiani, è verissimo che non hanno le fette di salame sugli occhi, ma è anche vero, purtroppo, che ormai sono ridotti con le pezze al sedere e sono trattati peggio dei lebbrosi. Non solo dagli animalisti-ambientalisti che Legambiente rappresenta in maniera autorevolissima da sempre, ma anche da quei politici che sono molto attenti a non urtare i loro isterismi immotivati.
Che i cacciatori italiani non abbiano le fette di salame sugli occhi è, peraltro, ampiamente dimostrato dalla fuga precipitosa che si sta registrando fra gli associati delle “Tre sorelle” o della “Troika” (non è certo becero o maleducato chiamare così i tre firmatari del patto con Legambiente).
Il fatto è che in linea di principio, le argomentazioni del Dr, Castellani non fanno una piega. E’ vero che bisogna “aprire intelligentemente rapporti con le altre componenti sociali per conoscere ma, soprattutto, per farsi riconoscere superando l’isolamento in cui si è stupidamente cacciato in passato”. Ma è anche vero che questi pseudo alleati non hanno alcuna voglia di avere rapporti con noi e che la loro presunta disponibilità è, purtroppo, solo una trappola nella quale stiamo cadendo da anni come dei gonzi.
Presumere che le nostre continue rinunce, e la nostra buona volontà possano riuscire ad addolcire il fanatismo integralista che si annida anche in Legambiente è molto più che una pia illusione. E’ una vera e propria follia! Un suicidio!
Il problema, caro presidente Castellani, non sono i cacciatori: è quasi un quarto di secolo che cerchiamo di dialogare ma siamo sempre stati presi a pesci in faccia e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Con un ministro che si fa beffe delle nostre rigorose argomentazioni scientifiche e ci scippa senza alcun motivo plausibile 10 giorni di caccia, e con gli amici (più o meno stretti) di Legambiente che se ne infischiano degli indispensabili piani di abbattimento dei daini e si permettono di aggredire, non solo verbalmente i poveri cacciatori. Infine, basterà che il Dr. Castellani faccia un salto fuori dalla Fiera di Vicenza, dove come al solito, spadroneggeranno indisturbati gli animalisti in nero, per rendersi conto di quanto siano utopistiche le sue aperture di dialogo.
Nessuno più di noi vorrebbe sedere ad un tavolo paritetico ma ci sembra che di paritetico in questo accordo – che a noi pare onestamente una resa – ci sia davvero ben poco.
Ed è proprio perché siamo preoccupati per il futuro che preferiamo fare la nostra strada.
Roma, 7 febbraio 2015
Il Presidente ANLC
Paolo Sparvoli