“Lo Stato ci ha costretti a fermarci con le deroghe e con i richiami vivi, come ha fatto con altre Regioni. Sui capanni stiamo cercando di normare in modo che i Comuni possano esprimersi in materia, perché quanto aveva stabilito la Regione è stato bloccato dalla Corte Costituzionale. Intendo dire che il mondo è cambiato: le norme europee vanno rispettate, e i cacciatori per portare a casa dei risultati devono cercare il dialogo fra associazioni ma anche con ambientalisti e istituzioni”.
Così l'Assessore Regionale alla Caccia veneto Daniele Stival durante gli Stati Generali della caccia, iniziativa organizzata dall'Arci Caccia regionale sabato scorso a Vicenza. Stival avrebbe espresso preoccupazione per le sorti del Piano Faunistico, segnalando l'urgenza di approvarlo al più presto. “Il rischio – ha aggiunto – è che alla prossima proroga, al primo ricorso al Tar, i cacciatori vengano mandati a casa”. “Spero sia approvato entro due mesi – ha auspicato Stival -, dopo le elezioni se no toccherà rifare tutto e serviranno altri anni di lavoro. Finora è rimasto bloccato per motivi politici”.
Durante il convegno l'Arci Caccia veneta ha lanciato lo slogan “sparare con tenerezza”. “Con questo slogan – ha sottolineato Giuliano Ezzelini Storti, presidente regionale Arci Caccia - , intendo dire che va cercata una comunicazione più efficace e un dialogo pure con gli ambientalisti, per far capire che il cacciatore è la sentinella della natura”.