"Un incontro positivo, che ha consentito di chiarire alcuni aspetti legati all'attività venatoria e di porre le basi per la soluzione di alcune criticità": così l'assessore regionale alla caccia, Fernanda cecchini, ha commentato l'incontro avuto stamani, a Roma, con i ministri all'ambiente, Gian Luca Galletti, e all'agricoltura, Maurizio Martina.
L'incontro era stato richiesto dall'Umbria, insieme ad altre cinque Regioni italiane, a seguito della decisione del Consiglio dei ministri di modificare i calendari venatori già approvati, con la chiusura anticipata della caccia alle specie tordo bottaccio, cesena e beccaccia. "Aver potuto affrontare le diverse questioni insieme ai due ministri competenti – ha affermato Cecchini – segna in passo significativo nei rapporti tra Governo e Regioni in materia venatoria, anche in direzione di più proficui rapporti futuri".
"Nel corso dell'incontro – ha detto Cecchini – abbiamo chiesto ai Ministri di fare chiarezza su questo punto, poiché stiamo già lavorando ai calendari per la prossima stagione venatoria e l'attuale situazione, venutasi a creare dopo la delibera del Consiglio dei ministri, crea non pochi problemi per la nuova stagione. In questo quadro – prosegue Cecchini – abbiamo evidenziato ai rappresentanti del Governo che, in mancanza di adeguate modifiche alla norma nazionale, come Regioni procederemo alla stesura dei nuovi calendari venatori come fatto in passato".
Relativamente alle normative e direttive europee per l'attività venatoria, da parte del Governo è stata data disponibilità a valutare le possibili azioni da sostenere in sede europea per una effettiva uniformità di applicazione dei provvedimenti in materia, almeno per quei Paesi che condividono caratteristiche simili per ecosistemi e clima.
"Come Regioni abbiamo inoltre dato piena disponibilità a lavorare nell'ambito del Tavolo tecnico nazionale che il Governo andrà ad istituire proprio per trovare soluzioni alle diverse problematiche, così da evitare anche possibili procedimenti di infrazione".
Una ulteriore tema ha riguardato i danni causati dai cinghiali e dai lupi agli agricoltori e allevatori. "Su questo argomento – ha concluso Cecchini – abbiamo sollecitato la necessità di misure condivise che garantiscano la sicurezza delle persone, la protezione della fauna e degli animali, ma anche la tutela delle imprese agricole e zootecniche".