Lo scorso martedì 10 febbraio si sono riunite le Associazioni venatorie ANUUMigratoristi, ANLC, Arci Caccia, Federcaccia, Enalcaccia, Eps e Italcaccia, per iniziare un percorso volto a realizzare un accordo di intenti con lo scopo di valorizzare la caccia nel Lazio come risorsa sociale, sotto un'unica sigla denominata C.R.A.V.L. (acronimo di Coordinamento Regionale Associazioni Venatorie del Lazio).
"Un "passo" importante - dice una nota delle associazioni - verso l'unità del mondo venatorio, perché è evidente che senza unità non c'è futuro per la caccia nel Lazio".
"Le problematiche che affliggono il mondo venatorio sono tante - sottolineano - , ma con la competenza, la buona volontà, il buon senso di tutti noi e soprattutto con l’unità del mondo venatorio, molti di questi problemi troveranno certamente soluzione. Questo è il nostro progetto, convinti che un percorso unitario farà sentire a chi ci governa e alla società un peso ben diverso di quello attualmente percepito sul valore e le potenzialità della caccia e dei suoi praticanti".
Le associazioni annunciano a breve un altro incontro dove tutti i presidenti regionali sottoscriveranno un protocollo d’accordo che individuerà anche il programma di lavoro e gli obiettivi che si intendono perseguire.