"Il Giudice di Pace di Belluno ha condannato per diffamazione gli esponenti dell’organizzazione Centopercentoanimalisti a seguito degli episodi che li hanno visti tristemente protagonisti nel corso di una manifestazione fieristica sulla caccia tenutasi a Longarone nel maggio del 2013". Lo comunica una nota dell'Associazione Cacciatori Veneti - Confavi.
"Nel corso di quella manifestazione - viene spiegato nel comunicato - un gruppuscolo di animalisti aveva inscenato un sit in di protesta nel corso del quale si erano lasciati andare a gravi offese nei confronti dei cacciatori che entravano in fiera ed in particolar modo nei confronti dell’on. Sergio Berlato e Maria Cristina Caretta, considerati dagli animalisti come i loro principali nemici. A seguito dei reati commessi dagli animalisti, l’on. Sergio Berlato, Maria Cristina Caretta e Gianni Capraro, dirigenti dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, hanno provveduto a presentare formale querela nei confronti degli autori dei reati contestati, così come era stato fatto in diverse altre occasioni in cui gli animalisti, anziché limitarsi a manifestare il loro dissenso nel confronti dell’attività venatoria, si sono lasciati andare a gratuite offese e minacce nei confronti dei cacciatori e dei loro familiari".
"Noi non scendiamo nel merito del diritto di ognuno di poter manifestare in modo democratico e rispettoso il proprio dissenso per un’attività che non condivide – ha commentato Maria Cristina Caretta, Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, - ma ben altra cosa è offendere gratuitamente o, peggio , minacciare degli onesti cittadini dalla fedina penale perfettamente pulita che pretendono giustamente di esercitare un’attività regolarmente consentita in tutto il mondo e rigidamente regolamentata dalle normative comunitarie e nazionali vigenti".
Il giudice di pace di Belluno, per i reati commessi dagli animalisti, li ha condannati a 800 euro ciascuno di multa e ad un risarcimento all’on. Sergio Berlato ed alla Presidente Maria Cristina complessivo di 5000 euro, le spese legali di 3000 euro. Somme che devolveranno totalmente in beneficenza.
Berlato e Caretta, in previsione di HIT Show di Vicenza hanno chiesto un incontro con la Questura di Vicenza per chiedere che" la patetica manifestazione che ogni anno vede un gruppuscolo di animalisti manifestare in modo maleducato e con comportamenti illegali, venga vietata o venga impedito a questi facinorosi di offendere e minacciare le decine di migliaia di visitatori della fiera che, pagando il biglietto, chiedono alle istituzioni di essere tutelati nel loro diritto di poter accedere, senza essere offesi o minacciati, a quella che è diventata una delle più importanti manifestazioni di settore a livello europeo".
"In questi giorni chiederemo un incontro anche con la Procura di Vicenza – ha commentato l’on. Sergio Berlato - per chiedere che venga dato seguito alle denunce presentate ogni anno dal sottoscritto e dalla Presidente Maria Cristina Caretta a carico degli animalisti che si sono distinti ad ogni manifestazione per la loro maleducazione, per la loro arroganza e per la loro violenza verbale. Il Giudice di Pace di Belluno ha dimostrato che, se si vuole, la giustizia in Italia può ancora trionfare".
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