Il
Consiglio regionale abruzzese durante l'ultima seduta
ha prorogato la caccia al cinghiale fino all'11 gennaio. Il provvedimento ha trovato la piena soddisfazione della sezione della
Copagri della provincia di Chieti che aveva chiesto formalmente la proroga. "Nel corso dell'assemblea pubblica tenuta a Scerni (Chieti) presso l'istituto agrario - ha commentato Camillo D'Amico, presidente di Copagri Chieti - ponemmo il problema in maniera seria e costruttiva
al cospetto di sindaci ed amministratori locali, agricoltori e loro associazioni, associazioni venatorie e ambito territoriale di caccia. Chiaro che il posticipo della chiusura risulta solo un
momentaneo palliativo e non risolve affatto il problema, ma il segnale che il mondo agricolo riceve dalle istituzioni e' positivo. Noi - prosegue D'Amico -
non intendiamo confliggere affatto con il mondo venatorio, purchè venga salvaguardato un principio ossia che la caccia è una passione sportiva mentre la pratica agricola è una professione che, per tanti, e' sostentamento unico per il proprio diritto alla sopravvivenza. Se questo principio permane e non ci sono abusi, il problema della caccia al cinghiale puo' svolgersi senza problema alcuno perche' la
salvaguardia del territorio, l'equilibrio dell'ecosistema e la tutela del patrimonio paesaggistico sono problemi di tutti".
(AGI)