In Francia dal 2006 i cacciatori (ONCFS e FNC) hanno aperto una partnership con gli agricoltori dal nome Agrifaune con l'obiettivo di uno sviluppo agricolo sostenibile, compatibile con la conservazione e crescita della piccola selvaggina.
Il programma Agrifaune, cui aderiscono 400 agricoltori, si basa sulla volontà di identificare, valutare e sviluppare le conoscenze e le azioni favorevoli alla biodiversità, in particolare per la fauna selvatica. Un lavoro che però deve necessariamente essere coerente con le realtà economiche delle aziende agricole.
La rete si occupa di sviluppare strumenti metodologici (diagnosi agro-ambientali), di comunicazione specifica e di formazione per i tecnici di strutture diverse. E' così che i tecnici del mondo della caccia collaborano attivamente con quelli del mondo agricolo e possono quindi dire la loro nella progettazione di macchinari e di prodotti da usare in agricoltura. Nel progetto sono coinvolti più di 70 dipartimenti e oltre 200 tecnici e ingegneri appartenenti a Oncfs, federazioni dei cacciatori e quelle agricole. Sono state avviate azioni sperimentali per la pianificazione agricola (impianto di siepi, ecc.) in tutti gli habitat agricoli francesi.
I tecnici hanno messo a punto 13 miscele diverse di specie vegetali da piantare tra un raccolto e l'altro. Si tratta di piante particolarmente favorite dalla piccola selvaggina (lepri, pernici) il che permette alla fauna selvatica di avere il nutrimento necessario a superare l'inverno.