L'allarme arriva dall'Istituto zooprofilattico di Sondrio, pare che all'interno del Parco dello Stelvio si sia sviluppata una malattia infettiva cronica che ha causato la morte del 15 per cento della popolazione di cervi. Si tratta della paratubercolosi che secondo gli esperti, ha maggiormente attecchito negli ultimi tempi favorita dalle dure condizioni per le abbondanti nevicate montane "avviene - spiegano infatti gli esperti - che esemplari sani e ammalati si radunino nelle poche zone non coperte dalla neve per procacciarsi cibo. In questo modo scatta la più facile e rapida diffusione del focolaio di contagio". La situazione è grave anche perchè questa profilassi si trasmette anche dagli animali selvatici a quelli domestici, per questo la forestale negli ultimi giorni sta monitorando numerosi gruppi di cervi che scendono a valle e si avvicinano ai centri abitati.
Una possibile soluzione alla diffusione dell'epidemia sarebbe quella di nutrire i cervi posizionando balle di fieno in diversi punti per evitare il più possibile la concentrazione di diversi esemplari ma come abbiamo riportato negli ultimi giorni, i drigenti dle Parco dello Stelvio hanno espresso la loro contrarietà verso questa soluzione, considerandola invasiva verso gli stessi principi di selezione della specie. Pare d'altra parte che i gestori del Parco non stiano prendendo in considerazione l'insorgere di questa epidemia, per il momento infatti non sono stati predisposti interventi in questo senso.
(La Stampa)