Il Consiglio dei Ministri, con delibera del 20 fbbraio 2015, ha deciso di impugnare per incostituzionalità la modifica della legge sulla caccia Toscana, con la quale sono cambiate competenze e numero degli Ambiti Territoriali di caccia. La motivazione attiene alle competenze esclusive statali. La norma prevede un solo ambito territoriale di caccia per ogni provincia, "non rispettando in tal modo - sottolinea il comunicato del Governo - quegli standards di tutela uniformi stabiliti sul territorio nazionale dalla legge quadro in materia di caccia n.157/1992, in violazione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione".
"Le previsioni regionali di nuova introduzione - spiega il Governo - si pongono in contrasto con l’articolo 14 comma 1 della Legge 157/92, il quale nel disciplinare gli ambiti territoriali di caccia specifica che debbano avere dimensioni sub provinciali, al fine di garantire l’omogeneità naturale dei territori in essi inclusi". Il principio espresso dalla norma statale si qualifica come standard minimo di tutela ambientale, pertanto rientra nella competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e non è derogabile dalle Regioni .
Tutto questo seppur la legge toscana abbia previsto la possibilità di istituire nel piano faunistico venatorio dei sottoambiti. "Tale previsione - scrive il CdM -, proprio in quanto evocativa di una mera “possibilità”, non appare idonea a superare la censura formulata.