La giunta comunale di Mantova, durante la seduta di martedì 3 marzo ha deciso di tornare sui suoi passi sul divieto di caccia imposto sul proprio territorio. La decisione è arrivata solo dopo le proteste delle associazioni venatorie, con relativo annuncio di un ricorso al Tar (da parte di Federcaccia). La Giunta, probabilmente conscia di una sicura sconfitta al Tar, ieri ha votato per l'abolizione dell’articolo 23 del Regolamento per la Tutela del Benessere degli Animali approvato a gennaio scorso, che appunto imponeva il divieto di caccia su tutto il territorio comunale. L’atto amministrativo, ricorda La Gazzetta di Mantova, che dà la notizia, dovrà essere approvato anche dal consiglio comunale per entrare in vigore in modo definitivo.
“Purtroppo – commenta su Facebook l'Assessore regionale Gianni Fava, che fin dall'inizio aveva contestato al Comune la potestà nell'occuparsi di attività venatoria - anche stavolta l'amministrazione di Mantova è riuscita a non farsi sfuggire l'occasione di fare una pessima figura. Alla mia lettera con la quale suggerivo al sindaco ed all'amministrazione di ritirare la delibera illegittima, costui aveva replicato ringhiando e consigliandomi di stare lontano dalle scelte delle sua giunta. 'Fava non ci da ordini!' - Ha affermato con tono perentorio e con piglio sicuro il sindaco. Purtroppo però è bastato che qualcuno gli spiegasse che avevo ragione per fargli fare una repentina retromarcia su una questione per la quale non poteva legittimamente intervenire. L'ennesima pessima figura e la dimostrazione di una conoscenza superficiale delle regole nonché di mancanza di rispetto delle prerogative enti locali, in linea purtroppo con un triste armamentario proprio di questa maggioranza al quale non riuscirò mai ad abituarmi. Ci avviciniamo alla fine del mandato e anche da questo piccolo dettaglio mi viene da ribadire che questo sindaco non lo rimpiangeremo mai”.