E' notizia di pochi giorni fa il provvedimento emanato dal sindaco di Trieste che ha inasprito le sanzioni per chi nutre i cinghiali che stanno invadendo anche le zone urbane, a compendio di ciò è intervenuta la Regione consentendo alla Provincia triestina di disporre il prelievo in deroga al piano d'abbattimento previsto per la specie. Il documento, approvato dalla Regione pochi giorni fa, è stato accolto con soddisfazione della giunta provinciale (di opposto segno politico) “Avevamo chiesto alla Regione – ha dichiarato il vicepresidente provinciale Walter Godina - di obbligare i sindaci a emettere ordinanze che prevedano sanzioni a chi dà da mangiare alle bestie, ed è stato fatto con quest'ultima delibera. E devo aggiungere che mi ha fatto molto piacere che il sindaco Dipiazza l'abbia recepita subito, definendo e mettendo in pratica le sanzioni”.
Per i nuovi abbattimenti disposti il sindaco di Trieste Dipiazza ha precisato: “Non si può certo andare a sparare vicino alle case, si può farlo solo accompagnati da un poliziotto o da una guardia forestale. E quanto alle zone dove può essere esercitata la deroga regionale è chiaro che solo il direttore di riserva o chi per lui può decidere”.
Godina ha spiegato che prima di Natale è stata convocata una riunione in Provincia che ha riunito ambientalisti, cacciatori, Comuni, rappresentanti agricoli, al fine di ribadire a tutti i soggetti interessati la necessità degli abbattimenti di una specie sempre più pericolosa per l'agricoltura e per l'incolumità della popolazione.