Mercoledì 3 marzo l
'assessore Fernanda Cecchini ha illustrato ai membri della Terza commissione le proposte di modifica del regolamento per la caccia al cinghiale: i metodi di prelievo di questa specie, che presenta una notevole capacità riproduttiva e un pesante impatto ambientale, anche sotto il profilo dei danni che provoca, saranno ampliati con l'introduzione del prelievo “all'aspetto e alla cerca” e una quota di partecipazione economica di gestione stabilita con una quota di iscrizione al distretto, vale a dire che non saranno più solo le squadre a cacciare ma anche i singoli.
Altre novità sono previste nelle modalità di assegnazione dei settori alle squadre per la caccia “in braccata”, dando priorità di scelta a quelle che presentano migliori indici di efficienza del prelievo e maggiori capacità di pressione venatoria. Sarà ridefinita la composizione delle squadre per l'effettuazione delle battute e le squadre saranno coinvolte nei contenimenti negli ambiti protetti. Previsto anche l'inasprimento delle sanzioni per chi non si atterrà alle disposizioni. Su queste novità vi sarà un'audizione rivolta alle associazioni venatorie prevista per il pomeriggio di lunedì. Successivamente ci sarà il pronunciamento della Commissione.
Il presidente Massimo Buconi ha fatto le prime osservazioni: “non si deve premiare chi è già premiato perché si trova a cacciare in territori vocati al prelievo. I trenta capi abbattuti da squadre operanti in territorio impervio potrebbero essere indice di efficienza anche maggiore di trecento capi prelevati in campi di girasole, quindi – ha detto – potrebbe essere necessario rivedere i criteri di valutazione sull'operato delle squadre. Inoltre – ha aggiunto – bisogna fare chiarezza sulle assegnazioni: se vengono ridisegnate e si opera un aggiustamento dei settori, ciò comporterà che ogni anno si dovrà ridefinire tutto?”. Infine, Buconi ha suggerito di inserire un criterio che tenda alla riduzione delle squadre (in Umbria sono 352, comprese quelle di fuori regione) sia per ragioni di compatibilità con le altre modalità di caccia che per avere un'efficienza migliore. La parola, adesso, passa ai cacciatori, che potranno esprimere a loro volta il parere sulle modifiche adottate dalla Giunta nell'audizione prevista per lunedì pomeriggio.